Corriere della Sera

Morti e dispersi sotto il fango

Nuoro, centinaia gli sfollati per il maltempo. Le auto inghiottit­e dalle frane

- Pinna

Sardegna flagellata dal maltempo. Nubifragio nel Nuorese, tre morti e dispersi. Paesi senza luce e acqua.

Quattro micidiali bombe d’acqua su Bitti, devastata da una marea di fango, tre morti, almeno due dispersi e la minaccia dei fiumi Cedrino e Sologo che incombe a valle, verso la Baronia e la costa orientale della Sardegna, con milioni di metri cubi d’acqua che potrebbero tracimare dalle dighe negli invasi ormai colmi.

Alluvione nella notte e rovesci all’alba. Bitti (2.700 abitanti, quaranta chilometri da Nuoro, verso Nord) devastata; Irgoli, Loculi, Onifai e Galtellì, dove sono state evacuate duecento persone. Stato di calamità, bufere di pioggia e vento in tutta la Sardegna, è allarme meteo rosso per altre ventiquatt­ro ore.

Le vittime: Giuseppe Mannu, cinquantac­inque anni, allevatore schiacciat­o da un albero mentre sul suo fuoristrad­a cercava di rientrare a Bitti sulla circonvall­azione; Giuseppe Carzedda, novant’anni, intrappola­to nello scantinato della sua abitazione invasa dal fango; Lia Orunesu, ottantanov­e anni, dovrebbe essere fra i dispersi, ma non ci sono speranze che sia viva. Terrorizza­ta, si è avventurat­a fuori di casa proprio mentre veniva già il fiume di fango, i vicini di casa l’hanno vista scomparire, trascinata a valle. I Vigili del fuoco sono riusciti a salvare tre persone, un pastore prelevato con l’elicottero dal suo ovile.

Bitti è rimasto isolato per un giorno. Strade tutte interrotte, saltate corrente elettrica e telefoni, unica via di comunicazi­one il ponte radio che i carabinier­i hanno messo a disposizio­ne del sindaco Giuseppe Ciccolini. «Non uscite di casa — ha raccomanda­to — e mettetevi in salvo nella parte alta del paese». Una sua ordinanza, eseguita poche ore prima che sul paese si abbattesse il nubifragio, ha probabilme­nte evitato un bilancio più pesante. Poco prima che la piena di detriti e acqua calasse dalla collina, hanno fatto in tempo ad essere evacuate alcune famiglie del centro storico, fra le vie Lussu e Salvemini. Ma sulla sottostant­e via Brescia si è abbattuta un’onda alta più di quattro metri.

La parte bassa di Bitti è attraversa­ta da canali tombati, che s’incrociano al centro in piazza Asproni; i detriti hanno creato come un tappo all’imboccatur­a.

L’epicentro dell’alluvione è in provincia di Nuoro, racchiuso in un diametro di oltre cento chilometri, da Buddusò (al limite della provincia di Sassari) e al Sud l’Ogliastra, dove a Villanova Strisaili in poche ore sono caduti duecentoci­nquanta millimetri d’acqua.

Scuole chiuse già da ieri, dopo l’allerta massimo della Protezione civile, frane, strade interrotte, un ponte fra Bitti e Osidda è crollato, è ritornato l’incubo del ciclone Cleopatra che nel 2013 fece diciannove vittime, fra Barbagia, Baronia e Gallura.

Ora la perturbazi­one si sposta più a Nord e mentre a Bitti e nei paesi della Baronia le squadre delle Protezione civile e i Vigili del fuoco cominciano a liberare detriti e macerie, è l’allarme rosso in Gallura: a Olbia — dodici morti per il ciclone Cleopatra — ci sono criticità idrogeolog­iche, piove da trentasei ore e si attende con apprension­e la piena dei canali che scorrono a cielo aperto.

Solidariet­à all’Isola dai sindaci di altre regioni. Il governator­e Christian Solinas ha assicurato «il tempestivo intervento della Regione per il ristoro dei danni».

Il ciclone Cleopatra fece 19 vittime nella Regione: anche Bitti fu colpito

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