Corriere della Sera

La mamma in strada con le due bambine «Fuggivamo dall’acqua che ci arrivava alla gola»

L’allevatore: intorno a me è scomparso tutto

- di Alberto Pinna

Tatiana può davvero raccontare di averla scampata per poco. La sua casa è proprio sotto la pineta e da lì è venuto giù il grande fiume d’acqua e fango che ha devastato Bitti. «Pochi minuti dopo le otto ho sentito come un rumore sordo, sempre più forte. Ho preso per mano le mie due bambine e sono corsa verso l’auto. Ma non ce l’ho fatta, l’acqua saliva, gli schizzi mi arrivavano fino alla gola. Ero disperata. Per fortuna è accorso mio marito Giampaolo e ha fatto in tempo a portarci in salvo».

Tatiana e la famiglia (le figlie hanno rispettiva­mente 12 e 7 anni) ora sono al sicuro, a casa del padre e delle sorelle, a un passo dalla chiesa — non a caso — del Miracolo. «Ora mi ospitano loro, siamo in una zona alta del paese, non corriamo pericolo. Ma che paura...».

Su Bitti e tutta la Barbagia pioveva da venerdì sera. «Non ha smesso un attimo. Ero preoccupa; ricordavo che cosa era successo sette anni fa con il ciclone Cleopatra. Sopra la nostra casa c’è un argine, anzi c’era. Perché è stato spazzato via, la strada si è aperta ed è successo il finimondo. Siamo stati riuniti, insieme con le altre famiglie che sono riuscite a fuggire, davanti al liceo scientific­o, al punto di accoglienz­a. Eravamo un centinaio, ma non so quanti sono rimasti là. Tutti hanno parenti e in queste tragedie aiuta molto avere vicini gli affetti familiari. Spero proprio che ci siamo lasciati il peggio alle spalle, anche se non sarà facile dimenticar­e i nostri tre morti».

Di Bitti è lo scrittore Bachisio Bandinu: «Vivo da tanti anni a Olbia, ritorno ormai soltanto per le ricorrenze. E il paese è sempre come secoli fa, adagiato nella valle sotto un costone, crocevia di torrenti e rii. L’acqua scende dappertutt­o, s’infila nei canali tombati, impossibil­e fermarla».

Nel 2013 il ciclone Cleopatra; un allevatore riuscì a salvare il figlio issandolo su un albero, poi fu travolto dalla piena e il suo corpo non é stato mai ritrovato. Il Comune ha fatto forse più di ogni altro in Sardegna per mitigare il rischio idrogeolog­ico, investisci­nati menti per 26 milioni. «Lavori su un canale, già appaltati, stavano per partire, ma forse sarebbero serviti a poco. Una quantità d’acqua così non era mai caduta, almeno quattro volte più del ciclone Cleopatra». Cristian Farina è assessore ad ambiente, turismo e attività economiche: «Si sono formate tre enormi masse d’acqua contempora­neamente, il rio Cuccureddu dalla pineta e poi il rio Giordano e ancora un altro fiume da Abbalukent­e. Ho visto cose che mai avrei immaginato accadesser­o: pietre, tronchi d’albero, detriti di ogni tipo verso piazza Asproni. Auto e furgoni trae sommersi. Lì si è creata una diga. Io sono corso dai miei genitori, non erano in pericolo e sono subito rientrato al centro del paese; con un gruppo di volontari abbiamo aperto un varco nella diga per far defluire l’acqua. Di fronte a tanta furia abbiamo lavorato a mani nude. Il comune è inagibile, il centro operativo è stato trasferito nell’ex pretura, decine di negozi e case devastati. Che disastro».

Diego, allevatore, ritornava dall’azienda sull’altipiano, si è dovuto fermare sulla circonvall­azione, davanti a un muro d’acqua: «Intorno non c’erano più strade, onde impetuose e frane. Ero paralizzat­o: non potevo più andare avanti né tornare indietro. Attimi tremendi, per fortuna poi si è aperto un varco e ce l’ho fatta a passare». Antonello è rimasto inchiodato alla finestra di casa: «Non ho potuto far nulla, acqua dal cielo, acqua e fango tutt’intorno. La piazza principale sepolta sotto metri di pietre e terra. L’alluvione ha portato via tutto, il paese è distrutto, non c’è più».

«In paese l’acqua scende dappertutt­o e si infila nei canali coperti Impossibil­e fermarla»

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Le strade di Bitti (Nuoro) devastate dall’acqua. Nel fermo immagine l’impeto dell’acqua. Vigili del fuoco ed Esercito lavorano per sgomberare le strade invase dal fango
(Massimo Locci e La Nuova Sardegna) Allagato Le strade di Bitti (Nuoro) devastate dall’acqua. Nel fermo immagine l’impeto dell’acqua. Vigili del fuoco ed Esercito lavorano per sgomberare le strade invase dal fango
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