Il food come prevenzione «Così curiamo il pianeta»
Riccardi: dare valore alla qualità. Sette i panel di discussione
Undici milioni di persone nel mondo muoiono per gli effetti di una cattiva alimentazione. Oltre 1 miliardo le persone in sovrappeso. «Mangiamo ancora male. Anzi, peggio. Soprattutto nella realtà italiana ed europea», commenta Gabriele Riccardi, docente di endocrinologia e malattie del metabolismo all’Università Federico II di Napoli e membro dell’Advisory Board del Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn). Che, come ogni anno, riporta il cibo al centro del dibattito internazionale, in collaborazione con Food Tank, think tank americano impegnato a contrastare fame, obesità e povertà.
Martedì 1 dicembre alle 14, per la prima volta soltanto online, il forum su alimentazione e nutrizione dal titolo «Resetting the Food System from Farm to Fork - Setting the Stage for Un 2021 Food Systems Summit». Un’occasione per discutere del ruolo di agricoltori, ristoratori e aziende di settore, tecnologia e politica, nel progetto di un sistema alimentare più sano, equo e sostenibile. «Ci sono Paesi (India e Messico, ad esempio) in cui la malnutrizione (fenomeno in lenta regressione) convive con l’obesità. Un paradosso, determinato dal consumo di alimenti economici, come bevande gasate e patatine fritte, carichi di calorie e poveri di nutrienti. Noi che abbiamo la possibilità di scegliere assecondiamo la nostra natura di onnivori. Ma sostituiamo l’istinto con il raziocinio», dice Riccardi, sostenitore della dieta mediterranea.
«Purtroppo le nostre abitudini alimentari sono peggiorate. Uno studio dell’Università Federico II — riferisce il professore — ha rilevato che dal 2000 al 2017 in Italia è calato del 20% il consumo di frutta e del 25% quello di verdura. In media, ogni italiano mangia una porzione di carne al giorno: troppa. Pensiamo anche che l’emissione di anidride carbonica legata alla produzione di 1 chilo di carne è 20 volte quella necessaria per produrre 1 chilo di legumi. E che se seguissimo le raccomandazioni (carne 2 o 3 volte a settimana) ognuno di noi risparmierebbe circa 700 chili di Co2».
Il cibo come prevenzione (per la nostra salute e per il pianeta) è il fil rouge del Forum Barilla di quest’anno. «L’alimentazione scorretta, tra le cause principali di malattie cardiovascolari e diabete, è un importante fattore di rischio per i malati da Covid19. E poi — sottolinea Riccardi — il cibo ha un impatto sul sistema immunitario». In vista del Food Systems Summit 2021 promosso dall’Onu, il Bcfn auspica una mobilitazione di tutti gli attori che rimetta in discussione il sistema di produzione e distribuzione del cibo. «Una trasformazione — spiega l’esperto — che dia valore alla qualità, magari
Siamo entrati nei 10 anni fondamentali per raggiungere i 17 SDG e ridisegnare il futuro
Anna Ruggerini Fondazione Barilla
con incentivi all’agricoltura biologica».
Sette i panel di approfondimento con esperti come lo chef Massimo Bottura; scienziati come Chris Barrett della Cornell University e Sara Bleich del dipartimento di Health Policy and Management alla Harvard Chan School of Public Health; il commissario europeo per l’Agricoltura Janusz Wojciechowski; il rappresentante italiano dell’executive board dell’Oms Walter Ricciardi; il vice presidente di Slow Food International e cofondatore del progetto Developing Innovations in School and Community Cultivation, Edie Mukiibi.