Atalanta irriconoscibile, cade in casa con il Verona
I nerazzurri pagano l’impresa di Liverpool, in campionato non sanno più vincere
Passare da ostriche e champagne a Liverpool al pasteggiare con acqua liscia e riso in bianco a Bergamo. Nel giro di quattro giorni. È la dieta dell’Atalanta che se in Europa stupisce e riesce ad affondare l’inaffondabile Liverpool, in campionato è lo spettro di se stessa, come dimostrano lo 0-2 subìto dal Verona ieri sera e l’unica vittoria (a Crotone) nelle ultime sei partite.
La gara è complicata. Perché entrambe le squadre coprono perfettamente il campo e aggrediscono con un pressing altissimo per soffocare sul nascere la manovra avversaria. Impossibile il fraseggio. Si cercano i cambi di fascia o, più spesso, il lancio lungo dalla difesa.
Lo spettacolo non è un granché, almeno nel primo tempo. Le occasioni arrivano su sbavature. Le due più nitide sono per i padroni di casa: Ilicic, l’eroe di Anfield, fallisce un comodo rigore in movimento, mentre poco dopo è Freuler a spedire a lato.
Nella ripresa i ritmi rallentano e si vede calcio. L’Atalanta continua a fare la partita. L’Hellas, senza energie per pressare a tutto campo, si affida al contropiede e quasi passa, ma la sassata di Veloso scheggia solo la traversa. Il forcing nerazzurro aumenta.
Le possibilità, ora, piovono dall’alto: Zapata, Toloi e ancora Zapata nel giro di due minuti sprecano il tap-in da un metro.
Dall’altra parte è Di Carmine, sempre da un metro, a sprecare. La svolta al quarto d’ora, quando Toloi abbatte Zaccagni in area. Rigore, che Veloso trasforma alla perfezione. Il portoghese è l’uomo che spacca il match perché è lui a servire l’assist delizioso per Zaccagni che allo scadere manda in cavalleria il match. E proietta il Verona in zona Europa, il sorpasso sui nerazzurri è compiuto.