Il Milan vuole andare in fuga per pronunciare la parola scudetto
Contro la Fiorentina a caccia di punti servirà il miglior Rebic. Pioli ancora out
Prove di fuga. Vero che è presto, vero che siamo solo a novembre, vero che ci sono ancora 30 partite da giocare, ma l’occasione è bella grossa: la fragorosa caduta del Sassuolo e il pari della Juve a Benevento offrono al Milan la possibilità di allungare sulle prime inseguitrici. Lo scenario è chiaro: in caso di vittoria oggi a San Siro contro la Fiorentina, i rossoneri metterebbero un primo vero solco fra se stessi e chi rincorre. Lanciando un messaggio forte e chiaro a tutto il campionato.
Qualcosa è cambiato, dentro alla testa del Diavolo. La clamorosa vittoria in casa del Napoli di sette giorni fa è stato un caparbio esame di maturità, una robusta prova di forza. La parola scudetto resta saggiamente fuori dai discorsi ufficiali, ma ora i rossoneri sono consapevoli delle proprie qualità e della propria crescita. E non intendono più porsi limiti. «Sognare non è vietato, ma se non vinceremo il titolo non sarà una delusione» ha sorriso il d.t. Maldini, sempre più efficace non solo sul mercato ma anche nella comunicazione. È l’atteggiamento giusto: alzare gli obiettivi evitando allo stesso tempo di alzare le aspettative.
L’assenza di Ibrahimovic è però una grana seria, c’è poco da girarci intorno. Zlatan scalpita, la sua corsa contro il tempo è già partita, ma per almeno altri 12-14 giorni non ci sarà. Fuori anche Leao: stasera toccherà quindi ancora a Rebic, che deve trovare al più presto lo strepitoso stato di forma di prima dell’infortunio. «Il gomito lo sta condizionando, anche per il suo modo di giocare è un po’ bloccato»
Ex
Ante Rebic, 27 anni, attaccante del Milan ha giocato anche nella Fiorentina ha ammesso Bonera, che sostituirà per la terza gara di fila Pioli, ancora alle prese col Covid. Per Rebic i segnali sono però incoraggianti: contro il Lille è arrivato il secondo assist consecutivo dopo quello a Ibra contro il Napoli. Ora manca solo il gol. Chissà non arrivi contro la sua ex squadra, nella quale giocò fra 2016 e 2018 segnando 3 gol in 12 partite. Il suo acquisto definitivo da parte del Milan ha fruttato l’estate scorsa solo 2,5 milioni di euro al club viola, che sperava di spuntare di più. Leao è ancora fuori, alle spalle del croato a sinistra spazio a Diaz, mentre Tonali potrebbe essere confermato in regia: il titolare Bennacer ha dolori all’adduttore.
La Fiorentina ha invece un dannato bisogno di punti per uscire dalla crisi. Prandelli è partito male, la sconfitta interna col Benevento è stata una mazzata, ma l’esperto tecnico di Orzinuovi prosegue con la sua rivoluzione tattica, con l’addio alla difesa a tre. La vittoria sull’Udinese in Coppa Italia ha ridato un po’ di buonumore, ma è in campionato che serve una svolta. «Abbiamo le idee chiare» ha ribadito Prandelli, che recupera in attacco il leader Ribery: un anno fa, a San Siro, fece magie.
Maldini
Lo scudetto? Sognare non è vietato ma se non vinceremo il titolo non sarà una delusione
Bonera
Rebic è un po’ condizionato dall’infortunio al gomito: per come gioca è un po’ bloccato