Ancora ressa a Roma, potenziati i controlli in vista dell’Immacolata
Viminale, piano straordinario fino a gennaio
Una domenica da tutto esaurito in centro. Dopo l’assalto del Black Friday, come al Maximo in via Laurentina — 5 mila persone nel giorno della sua inaugurazione —, e un sabato da dimenticare, con assembramenti e chiusure fra Tridente e Prati, anche ieri pomeriggio la Capitale è stata assediata da migliaia di persone che si sono riversate nelle strade dello shopping per gli anticipi dei regali di Natale. Folla praticamente ovunque, anche all’Appio e al Tuscolano, così come a viale Libia, altro punto nevralgico del commercio romano: via Condotti intasata di gente a piedi, lo «struscio» a rischio contagio è andato avanti per tutto il pomeriggio, con le forze dell’ordine a controllare, ma fino a un certo punto, visto il flusso ininterrotto. Scene che si erano già viste una settimana fa e avevano scatenato polemiche, ma che dal prossimo weekend potrebbero cambiare: il Viminale è infatti in procinto di emettere una nuova circolare indirizzata a prefetti e questori per potenziare in tutte le città i servizi di vigilanza anti assembramento di fronte ai negozi e nei centri commerciali.
Il provvedimento sarà la conseguenza del nuovo Dpcm che dal 4 dicembre prolungherà l’orario di apertura degli esercizi. In particolare l’offensiva contro gli affollamenti scatterà nella settimana che precede il Natale e proseguirà fino al 6 gennaio, con un piano straordinario di controlli, affidati anche ai vigili urbani, con pattugliamenti che oltre al commercio riguarderanno gli spostamenti da una regione all’altra. Insomma feste blindate, fin dalla vigilia, anche se una stretta — di cui si è parlato nei giorni scorsi — potrebbe esserci da subito.
A Roma e non solo c’è grande preoccupazione per quello che potrà accadere per il ponte dell’Immacolata, visto quello che è successo fino ad ora: polizia, carabinieri, Finanza e Municipale — con la collaborazione di Esercito e Protezione civile — sono già scesi in campo per prevenire affollamenti nelle strade a vocazione commerciale e nei parchi pubblici, ma hanno anche organizzato blitz per sciogliere assembramenti di giovani prima del coprifuoco notturno delle 22. È successo ad esempio sabato sera a piazzale delle Muse, luogo di ritrovo ai Parioli, dove si erano radunati circa 200 ragazzi, che all’arrivo dei carabinieri si sono dileguati quasi tutti: in 25 sono stati tuttavia identificati e undici multati. Sempre le pattuglie dell’Arma hanno poi chiuso per tre giorni un ristorante in vicolo del Cinque, nel cuore della movida di Trastevere, dove il titolare stava servendo venti clienti dopo le 18, fingendo che il locale fosse chiuso.
Trucchi che sono stati scoperti anche nei giorni scorsi in altri quartieri, soprattutto in mini market (ne sono stati multati dieci solo sabato sera), mentre la Municipale ha disperso un nutrito gruppo di ragazzi in piazza San Calisto: bevevano alcolici davanti alle saracinesche abbassate dello storico bar. Poi la piazza è stata chiusa, fino a oggi l’unico sistema efficace per combattere gli assembramenti: è successo ancora in centro, a Monti e al Pigneto, ma anche in periferia.