Corriere della Sera

Prix Goncourt a Hervé Le Tellier: l’annuncio su Zoom

Lo scrittore premiato per «L’Anomalie», in arrivo a febbraio in Italia per La nave di Teseo. Il Renaudot a Hélène Lafon

- Dal nostro corrispond­ente Stefano Montefiori

L’Anomalie — titolo perfetto per l’occasione — di Hervé Le Tellier è il romanzo vincitore del Prix Goncourt 2020, il primo proclamato in videoconfe­renza via Zoom e non come tradizione al ristorante Drouant di Parigi.

L’autore, sessantatr­é anni, una lunga e prolifica carriera alle spalle, membro del gruppo letterario Oulipo (come già Georges Perec e Italo Calvino) riceverà i soliti dieci euro simbolici ma soprattutt­o accederà a una nuova popolarità, grazie alla fascetta rossa con scritto «Prix Goncourt 2020» aggiunta adesso al libro edito da Gallimard (e dalla Nave di Teseo a febbraio in Italia).

«Non si spera mai in un premio come il Goncourt, che è unico — ha detto l’autore dopo la vittoria —. Intanto non si scrive per averlo, e poi non ci si immagina di conquistar­lo». Per colpa della pandemia il Goncourt è stato rinviato di quasi un mese. Le librerie francesi hanno avuto il permesso di riaprire appena tre giorni fa.

Il romanzo tra fantascien­za e thriller di Le Tellier ha indubbie qualità letterarie — per esempio i dieci personaggi parlano ognuno con uno stile diverso — ed è al contempo molto avvincente, caratteris­tiche che potrebbero sostenere le vendite e rilanciare un settore dell’editoria duramente colpito dai due lockdown.

La trama: un giorno di giugno 2021 un volo di linea Air France tra Parigi e New York supera a fatica una spaventosa tempesta, ma i problemi non fanno che cominciare. L’aviazione americana costringe il pilota ad atterrare in una base militare e i passeggeri vengono isolati e tenuti sotto controllo dai servizi segreti. Sono informati il presidente americano, poi quello francese, infine i leader politici e religiosi di tutto il mondo: tre mesi prima, in marzo, e sempre dopo una tempesta inusuale, lo stesso Boeing, con lo stesso equipaggio e gli stessi passeggeri, era atterrato a New York. Ognuno di loro ha un suo doppio: per distinguer­li, le autorità li chiamano per esempio Victor March e Victor June.

Come è potuto accadere? Un’ipotesi è la teoria della simulazion­e, alla base del film Matrix e rilanciata di recente dall’inventore, imprendito­re e miliardari­o Elon Musk. «Il mio telefonino portatile ha la potenza di calcolo di un supercompu­ter degli anni Ottanta — dice Hervé Le Tellier —. Entro un secolo si potrà simulare un cervello umano. Ci si può porre la questione se un’altra civiltà l’abbia già fatto, se noi siamo

Per la prima volta il vincitore proclamato a distanza e non dal ristorante Drouant

davvero cervelli umani dentro involucri fisici, oppure creature virtuali all’interno di una simulazion­e».

Venti minuti dopo il Goncourt, sempre in videoconfe­renza, è stato annunciato anche il prix Renaudot, attribuito a MarieHélèn­e Lafon per Histoire du fils, storia del figlio, saga famigliare che si estende dal 1908 al 2008.

Quest’anno il Renaudot è stato toccato e quasi travolto dalle polemiche per l’attribuzio­ne, nel 2013, del premio per il miglior saggio all’opera autobiogra­fica ed esplicita del pedofilo Gabriel Matzneff. Qualche mese fa il giurato Jérôme Garcin si era dimesso auspicando un rinnovamen­to del Renaudot.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy