Inter, dentro o fuori Obbligata a vincere per restare in Europa
Con il Borussia si gioca tutto, Conte: «Niente rimpianti»
A obbligo o verità avrà MILANO giocato anche Antonio Conte quand’era bambino. Stasera in Germania per l’Inter però non c’è scelta. Deve vincere in casa del Borussia Monchengladbach per far vivere la speranza di qualificarsi agli ottavi di Champions, ma la partita deve dire pure la verità su quanto può davvero fare questa squadra.
«Dobbiamo uscire dal campo senza rimpianti. Abbiamo iniziato il percorso come arbitri del nostro destino, se non lo siamo più significa che siamo mancati in alcune situazioni», ammette Conte. I calcoli sono presto fatti: l’Inter deve vincere oggi e la prossima con lo Shakhtar e sperare poi in un successo del Real
Madrid contro il Borussia.
Il girone s’è complicato subito, con i due pareggi iniziali e la doppia sconfitta con gli spagnoli. «L’unico modo per cercare di restare in vita è vincere». Altre strade non ci sono, però l’Inter ne ha imboccata una diversa contro il Sassuolo. Più riflessiva e equilibrata, un piacevole ritorno al passato. «In tutte le situazioni ci vuole molto equilibrio: lo trovi giocando. Senza troppo tempo per la preparazione abbiamo dovuto, in partite ufficiali, schierare calciatori che avevano bisogno di lavorare insieme, per capire determinate situazioni». Serve tempo per rodarsi, fin qui è mancato.
L’Inter più coperta, con un centrocampo in linea e fasce meno spinte all’assalto, è la formula nuova che ha pagato con il Sassuolo. A Monchengladbach sarà lo stesso, con Brozovic al centro e Barella e
Gagliardini mezzale, un obbligo per la squalifica di Vidal.
Lo spogliatoio ha voglia di riscatto e respinge le critiche, sottolinea Ranocchia. «All’Inter quando le cose vanno bene si cerca sempre di buttarla giù e vedere gli aspetti negativi, quando vanno male sembra tutto da buttare. Forse perché l’Inter è stata abituata a vedere alzare tanti trofei, ora sono passati 10 anni...». E otto dall’ultima qualificazione agli ottavi di finale. Un’era geologica, in cui sono cambiate