Un’auto lanciata sulla folla Strage nel centro di Treviri
Quattro vittime in Germania. Arrestato un 51enne: escluso il terrorismo
È per ora di quattro morti, fra i quali un neonato di 9 mesi, e di una quindicina di feriti, quattro dei quali in modo grave, il bilancio di sangue dell’attacco avvenuto a Treviri, nel Land tedesco Renania-Palatinato, dove un’auto, una Range Rover, è piombata su una zona pedonale. Il conducente, un uomo di 51 anni, originario dell’area, è stato arrestato dalla polizia dopo un breve tentativo di opporre resistenza fisica. La zona è stata messa in sicurezza e resta ancora sigillata, ma secondo le forze dell’ordine non c’è più alcun pericolo per la popolazione.
È stato un atto deliberato, ma il terrorismo a quanto pare non c’entra nulla. Wolfram Leibe, borgomastro della città celebre per essere stata il luogo di nascita di Karl Marx, ha parlato del gesto di un pazzo. Secondo il Procuratore generale Peter Fritzen, le prime indicazioni confermano l’ipotesi di una persona «psichiatricamente ammalata». In più, un test ha rivelato che l’uomo era ubriaco al volante. È stato catturato dopo appena 4 minuti, pare sia alcolizzato, non abbia dimora fissa e viva praticamente nell’auto.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo è entrato nell’area pedonale ad alta velocità e guidando a zig-zag, quindi con lo scopo di causare il maggior danno possibile. La sua corsa sanguinaria è proseguita per circa un chilometro prima di essere bloccato dai poliziotti proprio davanti alla cosiddetta Porta Nigra, l’ingresso dell’antica città romana. Le altre vittime sono una giovane donna di 25 anni, un uomo di 43 e un’anziana signora di 73 anni.
Dopo aver visitato l’area pedonale, Leibe ha definito quello che ha visto «scioccante e terribile»: «Lì una scarpa, poco più in là il cadavere di una ragazza. Uno vede scene simili in televisione e pensa che da noi non può mai succedere. Invece è successo anche a Treviri». «I miei pensieri — ha aggiunto — vanno ai parenti delle vittime, ai numerosi feriti e a tutti coloro impegnati in questo momento nelle indagini e nell’assistenza».
Un testimone oculare ha detto di aver visto persone scaraventate in aria dall’auto in corsa. Alcuni video postati sui social media mostrano ambulanze, feriti ancora a terra e vetrine di negozi infrante.
La premier del Land, la socialdemocratica Malu Dreyer, si è detta affranta per quanto è successo, annunciando il suo arrivo a Treviri nelle prossime ore per rendersi conto dell’accaduto e decidere eventuali misure con le autorità locali. Anche il portavoce del governo federale, Steffen Seibert ha definito «sconvolgente» l’accaduto.
Una settimana fa a Berlino, un’automobile con delle scritte no global, era stata guidata contro l’inferriata della cancelleria federale. Ma non c’erano state vittime.
Per dinamica e gravità, anche se con motivazione affatto diverse, quello che è successo a Treviri assomiglia piuttosto all’attacco terroristico del 19 dicembre 2016, quando il salafita tunisino Anis Amri lanciò un autoarticolato contro un mercatino di Natale nel cuore di Berlino, provocando 12 morti e 56 feriti. Nella città del Palatinato tuttavia la matrice terroristica è da escludere. È soltanto la follia assassina di uno squilibrato a causare sangue e dolore.