Corriere della Sera

Il piano italiano: 20 mila operatori, in aiuto anche i militari

- Margherita De Bac

Vaccinazio­ne gratuita, non obbligator­ia e sicura. Si parte con operatori sanitari (1 milione 404 mila) e delle residenze per anziani (570 mila), poi 4 milioni di anziani di età superiore agli 80 e 13 milioni tra 60 e 79. Quindi i 7 milioni di «fragili» con almeno un fattore di rischio dovuto ad altre patologie. Infine insegnanti, forze dell’ordine, personale delle carceri. Sarà la più grande vaccinazio­ne della storia italiana. Gestita da 20 mila profession­isti sanitari e tra loro migliaia di giovani medici delle scuole di specializz­azione. Nella seconda parte del piano entreranno in gioco i medici di famiglia.

Sono i cardini del piano strategico presentato dal ministro della Salute Roberto Speranza a Senato e Camera. L’epidemia potrà essere stroncata soltanto col contributo di tutti. Forze politiche e cittadini uniti «nello sforzo di non far coincidere la campagna vaccinale con un nuovo aumento della circolazio­ne del virus». Da gennaio, e soprattutt­o nei primi mesi dell’anno, la sanità sarà assorbita dall’attuazione del piano. E se nel frattempo il Covid-19 avesse rialzato la testa con una «terza ondata» l’impegno sarebbe mille volte più estenuante e i risultati tardivi.

Di vaccini ne arriverann­o almeno 6, approvati dalle agenzie del farmaco americana (Fda) ed europea (Ema): in corsa Pfizer/BioNTech, Moderna, AstraZenec­a, Johnson & Johnson, Sanofi, CureVac. Oltre 202 milioni di dosi sono state opzionate dall’Italia — ha ribadito ieri il ministro —, equivalent­i al 13% di tutti i contratti sottoscrit­ti fra Ue e aziende farmaceuti­che.

202 milioni di dosi

È la quota che spetta all’Italia sul totale di quelle previste dalla Commission­e europea

Quantitati­vo «sufficient­e per vaccinare la popolazion­e e avere scorte». Servirà probabilme­nte una doppia dose. Le fiale saranno distribuit­e a partire dal primo trimestre del 2021 e le consegne andranno avanti per tutto l’anno. I vaccini che richiedono una catena del freddo estrema (meno 70/80 gradi) verranno consegnati direttamen­te dalle aziende in 300 centri ospedalier­i indicati dalle Regioni. Quelli che si mantengono a temperatur­e standard, tra 2 e 8 gradi, saranno stoccati in appositi centri.

Le operazioni avverranno sotto il controllo delle forze armate. La Difesa offrirà tutto il supporto con uno speciale gruppo operativo, afferma il ministro Lorenzo Guerini. In una risoluzion­e di maggioranz­a viene chiesto al governo «di assicurare in via prioritari­a la profilassi a operatori sanitari, socio sanitari e educativi e ai fragili».

Le fiale

Saranno distribuit­e dal primo trimestre del 2021 fino alla fine dell’anno

Assicurata in via prioritari­a la profilassi ai soggetti più fragili e a operatori sanitari e personale sociosanit­ario ed educativo

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