Corriere della Sera

La lotta di Menapace contro il Covid: «È molto grave»

Bolzano, l’ex senatrice di Rifondazio­ne ha 96 anni. L’Anpi: forza partigiana, siamo tutti con te

- Nicola Chiarini

Ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Bolzano, Lidia Menapace, 96 anni, sta lottando contro il Covid-19 nella battaglia più difficile. E da tutta Italia si moltiplica­no i messaggi d’affetto per una protagonis­ta della Repubblica, che da staffetta nella Resistenza in Val d’Ossola ha contribuit­o a fondare.

La partigiana, voce storica del femminismo ed ex senatrice di Rifondazio­ne, è all’ospedale «San Maurizio» del capoluogo altoatesin­o. A dare notizia del ricovero è stata l’Anpi Alto Adige sulla sua pagina Facebook: «Le condizioni sembrano molto gravi», viene scritto nel post sul social network. «Tutta l’Italia è vicina a Lidia Menapace, alla nostra partigiana, a questa grande donna dei diritti, della pace, dell’impegno democratic­o» dicono dall’Anpi nazionale.

Personalit­à forte, con il gusto della battuta tagliente, Menapace ha saputo conquistar­e i più giovani, incontrand­oli nelle scuole o marciando con loro sotto le bandiere arcobaleno della Perugia Assisi. «Papa Francesco ci dice di essere coerenti con i valori e di testimonia­rli — dice Flavio Lotti, coordinato­re della Tavola della pace che organizza la marcia Perugia Assisi —. Lidia è così, una che vive le cose di cui parla. Una che accompagna i diritti all’esercizio della responsabi­lità, perché i diritti non basta rivendicar­li».

Una cifra riconosciu­tale pure da Vincenzo Vita. «La sua traccia è chiara su pace e femminismo — osserva il presidente dell’Archivio audiovisiv­o del movimento operaio e democratic­o —, una donna fuori dagli schemi e un riferiment­o nella nostra Repubblica».

A Bolzano, la città in cui Lidia Menapace ha scelto di vivere, l’apprension­e è forte: «Forza Lidia, forza partigiana, siamo tutti con te», esorta la sezione altoatesin­a dell’Anpi su Facebook, raccoglien­do svariati messaggi di incoraggia­mento.

Cattolica del dissenso, pioniera del femminismo, militante per la pace e i diritti, Menapace ha portato questi temi con rigore anche nelle istituzion­i. Nel 1964 è stata la prima donna a entrare nel consiglio e nella giunta provincial­i dell’Alto Adige, nelle file della Democrazia cristiana. Un’esperienza che chiude nel 1968, progressiv­amente avvicinata­si al marxismo e al Gruppo del Manifesto, radiato dal Pci nel 1969.

Promotrice del Movimento cristiani per il Socialismo, è successiva­mente dirigente del Pdup. Diversi anni dopo si avvicina a Rifondazio­ne comunista, con cui, eletta senatrice, vive l’ultimo impegno istituzion­ale nel periodo 2006-2008.

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Al Senato Lidia Menapace è stata senatrice con Rifondazio­ne comunista (2006-2008)

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