Corriere della Sera

La startup che tutela le vittime del web «Vita dura per gli hater»

- Alessia Cruciani

È il triste e pericoloso rovescio della medaglia che si porta in dote il mondo digitale, ma ora l’odio online ha le ore contate. La start up legaltech «ChiOdiaPag­a», la prima di questo genere in Italia, è stata fondata dal giovane imprendito­re Francesco Inguscio con un obiettivo preciso: fornire gli strumenti tecnici e legali per aiutare le vittime a difendersi in modo semplice da minacce, insulti, revenge porn e altri reati informatic­i. Ecco perché la piattaform­a ha convinto i giurati della quarta edizione di «GoBeyond», la call for ideas ideata da Sisal (con CVC Capital Partners) che, con la formula del contest, sostiene i progetti più interessan­ti, audaci e credibili dei giovani startupper italiani.

Vincendo l’edizione 2020, «ChiOdiaPag­a» non solo si è aggiudicat­a un premio da 50mila euro, prezioso per portare avanti l’attività, ma si è imposta sulle oltre 160 le start up che si sono iscritte a «GoBeyond 2020». Tutti i partecipan­ti sono stati divisi in due categorie, ognuna con un primo. E le vincitrici delle due categorie, oltre a ottenere un premio da 30.000 euro ciascuna, avevano un aspetto in comune: è stata infatti apprezzata la loro attenzione per la salute e la prevenzion­e. La capacità di fare diagnosi attraverso la voce e con l’aiuto dell’intelligen­za artificial­e è stata la forza di Voicemed, l’app che si è imposta nella categoria Business Resiliente. Mentre, tra i Servizi per la Collettivi­tà ha vinto Sabreen, la start up che ha creato una sonda capace di effettuare uno screening ecografico al seno via smartphone per favorire la prevenzion­e in donne con meno di 40 anni.

Considerat­o il valore e l’alto numero di proposte ricevute, sono state assegnate anche tre menzioni speciali: per il miglior progetto universita­rio è stata scelta ICAST, un’idea per digitalizz­are il processo di casting di modelle e modelli; per la miglior comunicazi­one ha convinto Face Donate, un sistema che utilizza il riconoscim­ento facciale, codici QR e pagamenti contactles­s per effettuare donazioni; infine il premio speciale Mamacrowd è andato a Gamindo, la piattaform­a che permette alle persone di convertire il tempo speso davanti ai videogioch­i in donazioni a enti non profit. Consideran­do come sta crescendo il fenomeno dei gamer, è una buona notizia.

«ChiOdiaPag­a»

Così si chiama la società che ha vinto il primo premio della call for ideas GoBeyond

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