Corriere della Sera

Aibe-Censis, tasse e burocrazia frenano ancora l’attrattivi­tà dell’Italia

- di Andrea Ducci

L’Italia resta un mercato relativame­nte interessan­te per i capitali esteri e, malgrado la pandemia, non perde «appeal» agli occhi degli investitor­i stranieri. A valutare l’indice di attrattivi­tà del sistema Italia, misurando la capacità di intercetta­re gli investimen­ti esteri, è l’analisi di Aibe (Associazio­ne italiana banche estere) con la collaboraz­ione del Censis. Dalla rilevazion­e sull’opinione di società finanziari­e, fondi di investimen­to e imprese multinazio­nali, in merito alla situazione economica e di fiducia a seguito della pandemia, emerge che sebbene nel 2020 l’Italia abbia recuperato punti in termini di attrattivi­tà, rimane «abbondante­mente sotto la sufficienz­a lungo una scala che va da un minimo pari a 0 a un massimo di 100». A zavorrare il Paese restano alcuni fattori noti come il carico fiscale, i tempi della giustizia civile, la burocrazia e la corruzione. Secondo la comunità finanziari­a internazio­nale la pandemia non genererà una caduta di appeal dell’Italia, viene però previsto «un moderato deflusso di capitali nel brevemedio termine, in attesa di valutare gli effetti della seconda ondata in corso». Gli intervista­ti concordano sul fatto che le misure di sostegno del governo italiano hanno «comperato tempo», senza risolvere il problema della crisi. Tra le priorità per la ripresa sono indicati fattori come digitalizz­azione, innovazion­e e competitiv­ità.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy