C’è il decreto per le feste Ma è scontro con le Regioni
Governatori all’attacco sul nuovo Dpcm: manca una leale collaborazione Mattarella: rispettare le norme anti contagio, malgrado i gravi disagi
La pace è durata poco. Governo e Regioni ieri hanno ripreso a litigare, nel giorno del nuovo Dpcm per regolare le festività. In una lettera durissima, indirizzata già in mattinata all’esecutivo, la Conferenza dei governatori ha espresso «stupore e rammarico» esaminando il decreto legge varato nella notte da Palazzo Chigi «senza un preventivo confronto» e una «leale collaborazione» con loro. All’attacco è andato subito il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, che ha definito «lunare» e «inaccettabile» il decreto che «impedirà, il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, lo spostamento dei cittadini fra Comuni della stessa regione anche solo per andare a visitare genitori e figli». Di parere analogo il governatore della Liguria, Giovanni Toti: «A Natale e Capodanno, dove possibile, sarebbe stato giusto dare un po’ di libertà...».
Ma poi, nel pomeriggio, davanti al terribile bollettino col record dei decessi, 993, i toni sono cambiati: «In 24 ore quasi mille persone sono morte a causa del Covid — ha detto il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti —. Rifletta chi non capisce quanto è importante tenere alta l’attenzione. Il nemico è il virus, non le regole». «Abbassiamo il tasso di polemica — ha aggiunto lo stesso presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini
— Il virus non è sconfitto».
Per questo ieri ha fatto sentire forte la sua voce il Capo dello Stato, Sergio Mattarella: «Per tornare a condizioni normali — ha detto — è necessario sconfiggere al più presto il virus, rispettando le norme di comportamento anti contagio, malgrado i disagi anche gravi». E il presidente della Repubblica ha ben presente che la pandemia fa soffrire di più disabili, minori e soprattutto gli anziani che «patiscono la mancanza di dirette relazioni con i familiari» proprio a causa del Covid.
Così anche il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha spronato il governo a «non dare segnali di allentamento» tra aperitivi e auguri. E il ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, rispondendo direttamente alle Regioni, ha chiuso così: «Mi stupisce il vostro stupore. Le norme inserite nel decreto legge le conoscevate bene. Con 993 morti in un giorno era impensabile immaginare un allentamento delle misure».
Ma in serata la tensione è di nuovo salita. Questa volta con l’occupazione dell’Aula della Camera da parte del centrodestra per protestare contro la decisione del premier Conte di illustrare in una conferenza stampa e non in Parlamento le nuove misure.