Italia-Spagna, sfida a San Siro La Nations come l’Europeo Mancini: «Vinciamo noi»
La semifinale il 6 ottobre. Belgio-Francia giocano a Torino
Sarà un piccolo Europeo nello spazio di cinque giorni: il 6 ottobre a San Siro l’Italia affronterà la Spagna, il giorno dopo all’Allianz Stadium di Torino se la vedranno il Belgio di Lukaku e la Francia di Mbappè. A Nyon sono state sorteggiate le semifinali di Nations League, la prima manifestazione organizzata interamente dalla nostra Federazione dopo i Mondiali di Italia 90. Le finali si giocheranno il 10: a Torino quella per il terzo e quarto posto, a Milano per stabilire il nome della squadra che succederà al Portogallo di Cristiano Ronaldo nell’albo d’oro della manifestazione.
Roberto Mancini non vede l’ora e ci scherza sopra: «Con la Spagna sarà una bella sfida. Loro, come noi, hanno cambiato diversi giocatori, inserendo giovani forti accanto a qualche vecchio di valore come Sergio Ramos. Francia e Belgio invece sono avanti, ma alla fine vinceremo noi», dice mostrando l’orgoglio azzurro. Con Mancio l’Italia non perde da oltre due anni, è risalita al decimo posto del ranking Fifa e lunedì, al sorteggio per la composizione dei gironi di qualificazione al Mondiale 2022 in Qatar, sarà testa di serie. «La Nations sarà una bella Final Four tra quattro grandi squadre», dice il c.t. L’occasione per vedere calcio spettacolare dal vivo. «Ma spero che i tifosi possano tornare negli stadi anche prima, magari già a marzo nelle partite di qualificazione Mondiale. E mi immagino le tre sfide dell’Europeo dentro l’Olimpico strapieno».
La Nazionale adesso va in letargo sino alla prossima primavera, ma dopo non avrà più pace: le qualificazioni al Mondiale, l’Europeo itinerante, le finali di Nations League. Tutto concentrato da marzo a novembre del 2021, un anno azzurro. «Non faremo calcoli, noi vogliamo vincere ogni partita». È la nuova filosofia che Mancini ha trasmesso a un gruppo che ha fame e voglia di riscatto. «Con la Samp ho perso la finale di Champions, ora mi piacerebbe vincere l’Europeo o il Mondiale. Sarebbe un baratto che accetterei volentieri», racconta Mancini, che ha sofferto la lontananza dal gruppo durante le partite di novembre a causa del Covid. «Ho voglia di recuperare il tempo perduto. A casa si soffre, per fortuna i ragazzi hanno giocato grandi partite». Rincuorando l’allenatore che avrà problemi a maggio quando sarà chiamato a scegliere i 23 per l’Europeo. «Quelli che hanno contribuito alla qualificazione partono avvantaggiati, ma in questi mesi si sono inseriti altri giocatori e sarò costretto a scelte dolorose. Confido nei miei giovani. Vogliamo tornare a essere la prima o la seconda squadra del mondo».