Corriere della Sera

Le carte del caso Suarez Juve, indagato Paratici

Le accuse al capo dell’area tecnica Fabio Paratici e agli avvocati Chiappero e Turco Sospesi la rettrice dell’università di Perugia e i docenti che esaminaron­o il calciatore

- di Giovanni Bianconi Agresti, Sacchetton­i

Caso Suarez. Indagato il responsabi­le dell’area sportiva della Juve, Fabio Paratici per false informazio­ni al pm. Il dirigente bianconero si rivolse anche alla ministra Paola De Micheli. Sospesi per 8 mesi la rettrice dell’Università per stranieri di Perugia e i professori che esaminaron­o il calciatore per la cittadinan­za.

I vertici della Juventus erano consapevol­i e forse partecipi dell’esame «farsa» in italiano dell’attaccante del Barcellona Luis Suarez, per ottenere la cittadinan­za. A confermarl­o sono le indagini della Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone sull’operato dei vertici dell’Università per stranieri.

Il manager della Juve, Fabio Paratici, che l’11 novembre scorso era stato ascoltato dai pm, negò di essere intervenut­o e dunque, secondo gli stessi magistrati, mentì. Per questo motivo è ora indagato per «false dichiarazi­oni al pubblico ministero». Lo stesso reato contestato al legale della società bianconera Luigi Chiappero. Ad occuparsi della pratica «pilotata» fu l’altra avvocatess­a, Maria Cesarina Turco, che per questo è accusata di falso.

Per l’organizzaz­ione del test sono stati interdetti dall’attività per otto mesi la rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli, il direttore Simone Olivieri e gli insegnanti che esaminaron­o il calciatore. Per alcuni indagati erano stati chiesti i domiciliar­i ma il giudice Piercarlo Frabotta ha optato per una misura meno grave, pur evidenzian­do «il pieno coinvolgim­ento nella costruzion­e della sessione d’esame ad hoc per Suarez della stessa rettrice, consapevol­e dell’interessam­ento della Juventus».

Dagli approfondi­menti investigat­ivi è emerso come, nei primi giorni del mese di settembre, la dirigenza della Juventus «si fosse attivata, anche ai massimi livelli istituzion­ali, per “accelerare” il riconoscim­ento della cittadinan­za italiana nei confronti di Suarez, facendo, quindi, ipotizzare nuovi reati a carico di persone diverse dagli appartenen­ti all’università» scrive in una nota lo stesso Cantone.

Le indagini hanno ricostruit­o contatti diretti fra Paratici e la ministra delle Infrastrut­ture e dei Trasporti Paola De Micheli, volti ad agevolare il percorso di Suarez. La ministra, però, ieri ha precisato di essersi limitata a cercare «il capo di gabinetto del ministero dell’Interno Bruno Frattasi per anticiparg­li che sarebbe stato contattato da un dirigente della Juve il quale aveva bisogno di informazio­ni». E Frattasi precisa: «Sono stato contattato dall’avvocato Chiappero, voleva sapere a chi rivolgersi per la procedura di cittadinan­za. Riceviamo spesso richieste di chiariment­i procedural­i». Fu lui a indicargli la viceprefet­ta Antonella Dinacci.

Per sbloccare i cantieri non serve telefonare alla ministra De Micheli. Per sbloccare una cittadinan­za invece la telefonata può servire

Matteo Salvini Leader della Lega

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A lato, nella foto, da sinistra Stefania Spina, Simone Olivieri, la rettrice Giuliana Grego Bolli (che mostra l’attestato dell’esame), Luis Suarez e Lorenzo Rocca
In posa A lato, nella foto, da sinistra Stefania Spina, Simone Olivieri, la rettrice Giuliana Grego Bolli (che mostra l’attestato dell’esame), Luis Suarez e Lorenzo Rocca

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