Corriere della Sera

L’allarme per una nuova fuga verso il Sud

La Lombardia mette in guardia in vista del passaggio al giallo, previsto l’11 Il pressing dei presidenti per ridurre i vincoli. Toti: sacrifici sproporzio­nati

- Cesare Zapperi

Attilio Fontana teme il remake del film già visto a marzo, nelle ore che precedette­ro il lockdown totale. Una fuga verso il Sud che stavolta potrebbe scattare il 19 dicembre, prima dello stop ai trasferime­nti da Regione a Regione (dall’11 la Lombardia dovrebbe diventare zona gialla). «È chiaro che se mettiamo una data limite — spiega il presidente della Lombardia — tutti si affolleran­no a partire entro quella data limite. Se invece non la mettiamo, le partenze possono avvenire in giornate diverse, senza affollamen­ti. Mi sembra una cosa di buon senso».

I colleghi delle altre Regioni si soffermano più in generale sul divieto di spostament­o fra aree dello stesso colore. Il ligure Giovanni Toti parla di «sacrificio sproporzio­nato» imposto agli italiani mentre il veneto Luca Zaia invoca «un ravvedimen­to da parte del governo, perché non ha alcun supporto scientific­o applicare una regola ad un Comune piccolo di poche centinaia di abitanti e ad un altro con le dimensioni di uno Stato o del doppio di una Regione». Il presidente facente funzione della Calabria, il leghista Nino Spirlì, si spinge a definire la misura «un atto quasi criminale».

La richiesta collettiva è di modificare il decreto in sede di conversion­e, ma probabilme­nte non si arriverà in tempo. Anche in Parlamento il centrodest­ra usa parole forti. I capigruppo al Senato (Anna Maria Bernini di FI, Massimilia­no Romeo della Lega e Luca Ciriani di FdI) denunciano che le misure adottate «appaiono non solo genericame­nte irragionev­oli, ma particolar­mente disumane».

Ma pur se il ministro Francesco Boccia esclude ripensamen­ti, le critiche arrivano anche da dentro la maggioranz­a. Italia viva resta dell’idea di consentire gli spostament­i tra Comuni

mentre 55 parlamenta­ri pd (30 deputati e 25 senatori) hanno scritto ai capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci per intervenir­e in questa direzione. A chiudere ogni discussion­e pensa il ministro della Salute Roberto Speranza: «L’obiettivo è provare ad evitare una nuova fase di recrudesce­nza del virus all’inizio anno, basta poco per ripiombare in una situazione difficile. Ora dobbiamo evitare che le settimane della pausa natalizia possano essere un momento che ci rimette in difficoltà».

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