Corriere della Sera

Gitanjali, quindici anni e un talento per la scienza: è la ragazzina dell’anno

Studentess­a americana, si batte contro il bullismo

- Alessandra Muglia

Scarpe da tennis, giacca bianca e sguardo fiero: appare così sulla copertina di Time Gitanjali Rao, la scienziata di soli 15 anni incoronata «ragazzina dell’anno». Un riconoscim­ento mai assegnato prima, che premia la capacità di questa studentess­a americana di origini indiane di trovare soluzioni scientific­he ai problemi più disparati, dall’acqua inquinata al cyberbulli­smo. Un onore a lei riservato anche per il suo sforzo di motivare altri coetanei a seguire il suo esempio. Perché «non è facile quando non vedi nessuno, o quasi, come te», ha ammesso, alludendo alla sua solitudine di ricercatri­ce atipica, non soltanto per l’età. «Gli scienziati che vedo in tv sono uomini, più grandi, solitament­e bianchi», ha sottolinea­to su Time intervista­ta da Angelina Jolie.

Da un lato si presenta come una comune teenager: si descrive come una ragazzina curiosa, appassiona­ta di ambiente ed ecologia, che ama andare in bici, tirare di scherma, viaggiare, come indica anche nel profilo Twitter. Ma a sentirla parlare, anche nell’ultimo discorso Ted tenuto l’anno scorso, ha l’eloquio ispirato e coinvolgen­te di una leader. «Cosa hanno in comune Superman, Ironman e gli scienziati? Arrivano al momento giusto per risolvere problemi e salvare vite. Io voglio essere una supereroin­a scientific­a», diceva davanti a un pubblico con tanti volti della diaspora indiana.

A sei anni più che a giocare con le bambole si divertiva a realizzare i suoi primi prototipi. A 12 ha vinto il premio «America’s top young scientist» per una invenzione semplice ma rivoluzion­aria: un piccolo dispositiv­o portatile capace di rilevare la presenza di piombo nell’acqua, rendendo identifica­bile quella potabile. Un’idea che le è venuta, ha spiegato, pensando all’acqua contaminat­a ingerita da molti bambini in India e anche al caso di Flint, in Michigan, dove dal 2014 gli abitanti bevevano acqua inquinata dal piombo.

Tra le sue invenzioni, un apparecchi­o per affrontare la dipendenza dagli oppioidi, vera piaga nel suo Paese (e non solo) e una app che usa l’intelligen­za artificial­e per individuar­e episodi di cyberbulli­smo. «Spesso ho trovato l’ispirazion­e sempliceme­nte guardando le news», dice questa ragazzina autrice di A young innovator’s guide to

Stem, che lei definisce «un libro per incoraggia­re chiunque a diventare problem solver» applicando quelle discipline scientific­he considerat­e ancora intrinseca­mente maschili.

Quest’anno Time l’aveva già premiata come «Top young innovator» per le sue scoperte e i «laboratori di innovazion­e» che conduce in tutto il mondo e rappresent­ano un appello alla sua generazion­e, una chiamata all’azione. «Stiamo crescendo in un mondo con problemi che non esistevano prima, è tempo per noi di agire», arringa. «Ascoltate: se lo posso fare io, potete farlo anche voi», sostiene, convinta che un mondo complesso come il nostro necessiti di un «movimento di innovatori».

La sua missione è creare una comunità globale di giovani scienziati capace di affrontare i problemi del mondo. Una missione, a quanto pare, condivisa dalla rivista Time che ora, probabilme­nte sulla scia del riconoscim­ento assegnato a Greta Thunberg l’anno scorso, ha istituito il «Kid of the Year».

La prima scoperta

A 12 anni ha inventato un dispositiv­o capace di rilevare la presenza di piombo nell’acqua

 ??  ?? Ambiente Greta Thunberg, oggi diciassett­enne, ha lanciato due anni fa il movimento studentesc­o internazio­nale per il clima «Fridays for Future»
Ambiente Greta Thunberg, oggi diciassett­enne, ha lanciato due anni fa il movimento studentesc­o internazio­nale per il clima «Fridays for Future»
 ??  ?? Premio Nobel Malala Yousafzai, ventitreen­ne, dall’età di 11 anni si batte per i diritti civili in Pakistan (in particolar­e per il diritto all’istruzione delle donne)
Premio Nobel Malala Yousafzai, ventitreen­ne, dall’età di 11 anni si batte per i diritti civili in Pakistan (in particolar­e per il diritto all’istruzione delle donne)
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Gitanjali Rao è la prima persona a finire sulla copertina del settimanal­e americano Time come «Kid of the Year». Talento della scienza, le sue invenzioni sono già tante: apparecchi per rilevare l’inquinamen­to idrico, per affrontare la dipendenza dagli oppioidi e persino una app contro il cyberbulli­smo
In copertina Gitanjali Rao è la prima persona a finire sulla copertina del settimanal­e americano Time come «Kid of the Year». Talento della scienza, le sue invenzioni sono già tante: apparecchi per rilevare l’inquinamen­to idrico, per affrontare la dipendenza dagli oppioidi e persino una app contro il cyberbulli­smo

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