Brexit, ore contate: la Francia agita il veto
La Francia ha minacciato il veto sull’accordo per la Brexit: e lo spettro del no deal, un divorzio senza intese, si è fatto ancora più minaccioso. Le trattative fra Gran Bretagna e Unione europea sono entrate nelle ore decisive: le due delegazioni sono trincerate in un bunker sotterraneo nei pressi di Westminster e da giorni vanno avanti a pizze da asporto. Ma ieri pomeriggio restavano ancora «divergenze significative»: e l’ostacolo è la Francia di Emmanuel Macron. Parigi teme che i negoziatori europei, capitanati da Michel Barnier, possano fare delle concessioni di troppo a Boris Johnson pur di portare a casa un accordo: e allora Macron fa sapere che piuttosto è meglio far saltare il banco. Oggi pomeriggio il premier britannico parlerà direttamente con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, per provare a sbloccare la situazione: ma ormai resta pochissimo tempo. A Londra si ritiene che un accordo dovrà essere raggiunto al massimo entro lunedì: perché in quella giornata Boris ripresenterà in Parlamento la legge che straccia il protocollo sull’Irlanda del Nord e a quel punto la Ue potrebbe decidere che non c’è più nulla da negoziare. La posta in gioco è altissima: non solo i futuri rapporti commerciali fra Europa e Gran Bretagna, ma l’eventualità di una frattura geo-politica dalle conseguenze devastanti, che richiederebbe anni per essere sanata.