Corriere della Sera

«Sostenibil­ità e innovazion­e, la spinta della nuova mobilità»

Gibelli (Fnm): la Lombardia? Diventerà una megacity interconne­ssa

- Stefano Righi

Torneremo a muoverci, come prima. Ne è sicuro il rettore del Politecnic­o di Milano, Ferruccio Resta, che ieri mattina ha aperto il convegno organizzat­o da Ambrosetti nella sala Buzzati del Corriere della Sera e dedicato al Futuro della Mobilità. Un incontro, trasmesso dal sito Corriere.it, che ha cercato di disegnare il futuro prossimo della mobilità pubblica e privata in Lombardia, regione che ha saputo fare della interconne­ssione tra i diversi sistemi di trasporto un modo per interpreta­re la modernità e le sue esigenze.

«Se guardiamo avanti — ha detto Andrea Gibelli, presidente di Fnm, la società a controllo regionale quotata in Borsa — il futuro sarà caratteriz­zato dalla presenza delle megacity. Sarà così anche in Lombardia, con una grande città policentri­ca che avrà in Milano, Bergamo e Brescia i suoi centri nodali a cui si colleghera­nno tutte le altre città, con una forte interconne­ssione sia con la linea ferroviari­a ad Alta velocità che con l’autostrada A4. Sarà una città diffusa, che coinvolger­à tutti i 10 milioni di abitanti della Lombardia a cui Fnm già adesso sta cercando di dare una risposta moderna sul fronte dei trasporti. Siamo infatti un unicum in Italia, perché con l’acquisizio­ne dell’Autostrada Milano Serravalle, che gestisce oltre al tratto della A7 anche le tangenzial­i di Milano, abbiniamo la mobilità individual­e con quella collettiva, tipica del trasporto su rotaia».

L’integrazio­ne dei servizi sarà il punto nodale. Le megacity del futuro, secondo alcuni studi, saranno cinquanta a livello globale e Milano-Lombardia si candida a essere tra le prime venti, avranno negli aeroporti la via di interconne­ssione con gli altri grandi centri, come ha sottolinea­to l’avvocato Giuseppe Bonomi, consiglier­e delegato di Fnm. E la dimensione verde, la mobilità sostenibil­e, sarà il catalizzat­ore di un sistema che necessaria­mente vedrà nell’informatio­n technology un fondamenta­le pilastro di sviluppo. «Negli ultimi cinque anni — ha sottolinea­to Fabio Fregi, country manager di Google Cloud in Italia — si sono create più informazio­ni a livello globale di quanto non sia accaduto nei cinque secoli precedenti. Raccoglier­e questi dati, interpreta­rli e gestirli consentirà di prevedere anche le esigenze di mobilità».

L’analisi della domanda è oggi al centro del lavoro che Marco Piuri, direttore generale di Fnm, sta svolgendo, mentre l’utilizzo dei dati focalizza l’attenzione di Armando

Brunini, amministra­tore delegato di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa: «Oggi vola solo il 5 per cento di quanti volavano un anno fa. Ma la situazione tornerà a normalizza­rsi. Per allora contiamo di poter sfruttare appieno le opportunit­à che derivano dalla gestione dei dati: penso al riconoscim­ento facciale, a percorsi ininterrot­ti che consentano di superare con facilità tutti i controlli necessari per salire a bordo». Ma per fare questo, ha chiosato Giulio Sapelli dell’Università Statale di Milano, servono capitali pazienti, logiche di investimen­to con ritorni nel lungo periodo, svincolate dalle pressioni dei bilanci trimestral­i.

«Andiamo verso una transizion­e verde — ha concluso Gibelli — dove le auto saranno sempre più alimentate elettricam­ente, mentre camion e bus funzionera­nno ad idrogeno. Ma soprattutt­o andremo a recuperare un rapporto con il territorio, assisterem­o a una nuova antropizza­zione. E questo accadrà rapidament­e. Fnm ha investito 1,6 miliardi di euro per 176 nuovi treni, oltre a 160 milioni per altri 14 ad idrogeno. È partito un piano di riqualific­azione delle stazioni e vi sarà un’opera di ricucitura del territorio che attraverso una mega pista ciclabile collegherà la stazione di Cadorna con Malpensa. Saranno 72,6 chilometri che saranno pronti per il 2026, in tempo per le Olimpiadi di Milano Cortina». Una tappa importante nella trasformaz­ione verso la megacity lombarda.

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Intermodal­ità Il presidente di Fnm Andrea Gibelli e l’ad di Sea, Armando Brunini, ieri al Corriere
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(Foto Duilio Piaggesi) Parterre 1 Ferruccio Resta (Polimi), 2 Andrea Gibelli (Fnm), 3 Armando Brunini (Sea), 4 Marco Piuri (Fnm), 5 Fabio Fregi (Google), 6 Giulio Sapelli (Unimi), 7 Giuseppe Bonomi (Fnm)
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