Corriere della Sera

Conte, Mihajlovic e il bunker «Ci tappiamo le orecchie» «Qualcuno parla troppo»

Il nerazzurro compatta il gruppo dai nemici, Sinisa cerca le talpe

- Guido De Carolis

Tenuta in vita la Champions, l’Inter prova a strappare anche in campionato e centrare il terzo successo di fila. L’accelerata è arrivata con la vittoria sul Sassuolo, stasera contro il Bologna Antonio Conte cerca l’allungo. Quella con i rossoblù fu la partita della svolta dell’utima stagione. La sconfitta in casa dello scorso luglio segnò il capolinea dei sogni scudetto, ma diede il via a una striscia di undici risultati che portarono alla finale di Europa League. Oggi si tenta di ridar vita a un ciclo simile, tenendo nel mirino il match di Champions di mercoledì con lo Shakhtar.

Conte ha sempre creduto nel gruppo, è bastato poi riallinear­e il centrocamp­o e fare più attenzione sulle corsie esterne per ritrovare successi e compattezz­a. Nessun segreto, l’allenatore però al solito è stato il catalizzat­ore delle critiche, il parafulmin­e che ha protetto la squadra. «La cosa che mi ha reso più orgoglioso è che ci siamo tappati le orecchie, abbiamo pensato soltanto a giocare e fare del nostro meglio».

Isolare il gruppo dalle critiche, proteggerl­o nel bunker innevato di Appiano, è una scelta che ha pagato. Vittoria con il Sassuolo, colpaccio in Germania contro il Borussia, ora il Bologna che a San Siro ha vinto le ultime due volte in cui s’è presentato. L’Inter non è una squadra pazza, non più, aveva solo bisogno più di altre di rodarsi, dopo la lunghissim­a stagione e una preparazio­ne incompleta per mancanza di tempo. «Sicurament­e i risultati condiziona­no tutti i giudizi», sottolinea Conte.

Con l’Inter la pazienza manca sempre, la squadra però ha numeri fin qui tutt’altro che disprezzab­ili. Tacciato da di essere un contropied­ista-difensivis­ta, Conte risponde con un dato: l’Inter ha il miglior attacco del campionato, 23 reti segnate.

A trascinare il reparto è Lukaku, centravant­i gigantesco nei numeri e nell’impatto. Dovrebbe affiancarl­o Sanchez, in staffetta poi con Lautaro, perché lo Shakhtar è lì che incombe. Vincere ingrassere­bbe la classifica, mettesotto pressione il Milan e gonfierebb­e l’orgoglio in vista del match di Champions.

L’attacco produce, semmai qualche preoccupaz­ione arriva dal centrocamp­o. Si rivedrà Vidal, con Brozovic e Gagliardin­i, mentre lo stakanovis­ta Barella dovrebbe tirare il fiato. E Sensi? «Non è ancora pronto», ha risposto Conte. Il giocatore non riesce a ritrovarsi, per lui una sola presensemp­re za da titolare, con il Benevento a fine settembre. Un altro che proprio non ce la fa a tornare a regime è Nainggolan. Il belga, come pure Eriksen, potrebbe salutare a gennaio.

Se l’Inter si gioca due finali nelle prossime gare, il Bologna nonostante la fragile difesa che solo nell’ultima gara con il Crotone è riuscita a non subire gol dopo ben 41 turni di campionato, arriva tranrebbe quillo a San Siro per la buona classifica, ma agitato dai troppi spifferi. Vista l’esperienza positiva del Parma di Liverani e pure del Torino di Giampaolo, Mihajlovic ha provato la difesa a tre per dar fastidio a Conte e contenere Lukaku. Nonostante gli allenament­i blindati, è filtrato il cambio di modulo. Il tecnico serbo si è infuriato e va a caccia della talpa. «Sto indagando: se trovo chi parla lo attacco al muro e lo faccio finire di giocare. Qui a Bologna escono sempre le formazioni che ho in mente: se trovo la spia sono c... amari, specie se dovesse essere un giocatore. Ma non cambio un bel niente, l’ho provato solo per capire chi parla». Si vedrà chi ha barato.

 ?? (Getty Images) ?? Inarrestab­ile Romelu Lukaku, 27 anni, ha già segnato 7 reti in serie A e 4 in Champions League
(Getty Images) Inarrestab­ile Romelu Lukaku, 27 anni, ha già segnato 7 reti in serie A e 4 in Champions League

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