Spostamenti, maxi controlli per Natale Piano del Viminale: in strada 70 mila agenti
Il Viminale mobilita settantamila tra agenti e militari per i controlli durante le festività natalizie. È questo il piano del ministro Luciana Lamorgese per il rispetto delle norme anti assembramento: «Ma serve che tutti siano responsabili», dice. Picco di prenotazioni per i rientri al Sud per il 19 e 20 dicembre. A ruba i voli e costi triplicati.
Un esercito di donne e uomini delle forze dell’ordine per vigilare su Natale e Capodanno. Settantamila fra poliziotti, carabinieri, finanzieri, militari dell’Esercito e vigili urbani — affiancati da personale della Protezione civile — che saranno dislocati su tutto il territorio nazionale per far rispettare le norme anti-contagio e anti-assembramento. Un sforzo senza precedenti, annunciato ieri dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che scenderà in campo il 21 dicembre, quando diventeranno operative le disposizioni dell’ultimo Dpcm. L’obiettivo è scongiurare l’arrivo di una terza ondata a inizio 2021, evitando gli azzardi dell’estate scorsa con spostamenti ed eventi che hanno favorito il continuo contatto fra persone. Le conseguenze si sono viste da settembre a oggi.
Già in questi giorni, con il Ponte dell’Immacolata, i controlli sulle strade dello shopping come sugli spostamenti fra regioni e comuni sono massicci. «Sono necessari e si faranno, ma occorre un comportamento responsabile da parte di tutti noi», sottolinea la responsabile del Viminale per la quale però «ci sono le strade piene e i negozi aperti: non è che possiamo andare a fare controlli molto incisivi, perché si correrebbero rischi ancora più importanti». Le riaperture peraltro hanno anche lo scopo di far respirare le attività commerciali in un periodo-chiave come quello natalizio, ma è chiaro a tutti che così non ha senso di impedire alla gente di uscire di casa. Da settembre però sono state identificate 6 milioni di persone, il 52% fra ottobre e novembre. E ora i piani di vigilanza anti-Covid di prefetti e questori saranno rinforzati, su indicazione del Viminale, con controlli ai caselli autostradali e alle stazioni.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio per spostarsi fra regioni sarà obbligatoria l’autocertificazione, e si potrà far visita a parenti e amici solo se non autosufficienti e bisognosi di assistenza. Vietato invece muoversi dai comuni di residenza il 25-26 dicembre e il primo gennaio.