Corriere della Sera

Il tasso di positività scende al 10,8% E calano i contagi: 21 mila nuovi casi

In un giorno 662 vittime. Meno pazienti negli ospedali In Veneto il maggior numero di positivi di ieri (3.607)

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Torna a scendere il tasso di positività, ovvero il rapporto percentual­e tra tamponi processati e persone positive trovate. È al 10,79%, il giorno precedente era risalito all’11,3%. E calano anche i contagi in 24 ore, sono 21.052 a fronte di 194.984 tamponi (17.757 in meno rispetto al bollettino di venerdì).

Purtroppo i morti sono sempre tanti: le vittime sono 662, per un totale di 59.514 deceduti dall’inizio dell’epidemia, siamo quasi a 60 mila.

Il dramma di questa seconda ondata è proprio nel numero delle vittime: in poco più di due mesi hanno perso la vita a causa del Covid oltre 23 mila persone. Il 5 ottobre il totale dei decessi era di 36.002 e in 24 ore l’aumento era stato di 16 vittime.

Naturalmen­te il tasso di mortalità non è cambiato, ma il virus è altamente contagioso e la sua diffusione provoca inevitabil­mente nuove impennate di morti.

Il calo dei nuovi casi di ieri è dunque una buona notizia anche perché più si abbassa la curva più diminuiran­no le vittime; resta tuttavia sopra quota 20 mila, mentre già da qualche giorno il Comitato tecnico-scientific­o sperava di vederla abbassarsi sotto quel livello, considerat­o ancora troppo alto anche se stabile.

In ospedale sono ricoverati 30.158 pazienti, oltre mille in meno rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva ci sono 3.517 persone, con una diminuzion­e di 50 unità. La pressione sulle strutture sanitarie è in costante allentamen­to e questo aiuta a guardare con ottimismo alle prossime settimane, ma fa anche dire ai tecnici che Natale deve passare nel rispetto rigoroso delle regole perché a gennaio

non si ripresenti l’emergenza pronto soccorso.

Moltissimi i guariti in un giorno, sono 23.923, mentre diminuisco­no ancora i cosiddetti «malati attuali», ovvero tutti coloro (è bene ricordarlo, nella maggioranz­a dei casi asintomati­ci) che sono positivi al tampone.

È il Veneto, secondo il bollettino diramato ieri dal ministero della Salute, la regione più colpita su base quotidiana:

3.607 casi in più, poi Lombardia (3.148), Emilia-Romagna (1.964), Puglia (1.884) e Lazio (1.783).

In Lombardia calano nuovi casi e rapporto tamponi-positivi: si svuotano anche reparti ordinari (-238) e terapie intensive (-17), mentre i morti sono 111. La settimana prossima la regione potrebbe diventare gialla.

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