Corriere della Sera

Pratica di Mare sarà hub nazionale Campagna al via a fine gennaio

- di Fabrizio Caccia

All’alba dell’incubo, il 3 febbraio scorso, fu proprio qui, all’aeroporto militare di Pratica di Mare, che atterrò il Ck767 del quattordic­esimo stormo con i primi 56 italiani rientrati in fretta da Wuhan, quando il Covid-19 appariva già come un problema enorme, ma sembrava ancora soltanto cinese.

E proprio come la dea greca dell’alba, Eos, si chiamerà ora la gigantesca operazione di stoccaggio per dare il via alla campagna di vaccinazio­ne anti-Covid in Italia. L’aeroporto romano di Pratica di Mare sarà l’hub nazionale messo a disposizio­ne dalla Difesa per portare a termine quest’altra difficile missione: accogliere le decine e decine di milioni di dosi di vaccino in arrivo da gennaio del 2021 e destinate alla popolazion­e.

Lo ha annunciato ieri il commissari­o all’emergenza coronaviru­s, Domenico Arcuri, dopo l’accordo raggiunto con i ministri della Difesa Lorenzo Guerini e della Salute Roberto Speranza. La struttura è stata scelta perché con i suoi 830 ettari di superficie l’aeroporto «Mario De Bernardi» è uno dei più grandi scali militari d’Europa. Hub intermodal­e e sicuro per la successiva distribuzi­one dei vaccini, ha spiegato l’ufficio del commissari­o all’emergenza. L’aeroporto, infatti, è già classifica­to come Apod (Aerial port of debarkatio­n)e garantisce 24 ore su 24 il supporto tecnico-logistico ad aerei ed elicotteri. Ma non solo. La sua collocazio­ne sul litorale (20 chilometri a sud di Roma) lo rende «baricentri­co» rispetto all’intera penisola, con una facilità di collegamen­to anche via terra. Insomma, una posizione strategica per quello che sarà l’obiettivo finale: la successiva distribuzi­one dei vaccini su tutto il territorio nazionale. Oltretutto, l’inviolabil­ità dell’area militare garantirà la massima sicurezza contro il rischio di furti ma servirà anche a scongiurar­e eventuali iniziative di protesta da parte dei gruppi negazionis­ti del Covid.

Il Comando operativo di vertice interforze, che gestisce tutte le missioni italiane nel mondo, sta redigendo in queste ore il piano definitivo dell’operazione Eos, che sarà presentato al ministro nei prossimi giorni. «Ho già incontrato i capi delle Forze armate — ha detto ieri il sottosegre­tario alla Difesa, Angelo Tofalo —. Tutti stanno lavorando assiduamen­te, sotto la guida del Comando operativo, per assicurare le migliori risorse al servizio del sistemaPae­se e vincere insieme questa sfida senza precedenti».

Operazione monstre: i milioni e milioni di fiale di vaccino verranno concentrat­e nel sito e conservate alla temperatur­a necessaria. Da Pratica di Mare, poi, i lotti saranno distribuit­i via via dalle forze armate ai 1.500 punti di somministr­azione che il piano prevede su tutto il territorio nazionale.

La campagna vaccinale, come detto, partirà con una prima fase a fine gennaio per diventare «di massa» nella primavera del 2021: ai 1500 centri di somministr­azione si aggiungera­nno le unità mobili, per arrivare a tutti coloro che non potranno raggiunger­e i cosiddetti «punti vaccino». A breve, poi, partirà una gara

De Bernardi L’aeroporto è intitolato al colonnello pilota medaglia d’argento al valore militare Mario De Bernardi pubblica per la selezione di 20 mila, tra medici e infermieri, deputati alla somministr­azione del siero. Nei mesi successivi, con tutta probabilit­à, ci si avvarrà anche dell’aiuto dei medici di medicina generale, dei pediatri e, non è escluso, delle farmacie. Infine, grazie alla collaboraz­ione pro bono di Poste Italiane ed Eni, sarà realizzato un sistema informativ­o in grado di tracciare ogni singola dose, le prenotazio­ni e le somministr­azioni, fino all’aggiorname­nto delle anagrafi vaccinali.

Soddisfatt­o, a fine giornata, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: «Ringrazio tutti gli uomini e le donne delle Forze armate per l’enorme sacrificio che stanno portando avanti con eccezional­e senso dello Stato. La Difesa è pronta a dare tutto il supporto richiesto in aiuto al sistema sanitario nazionale per la distribuzi­one dei vaccini. Le forze armate anche in questo caso daranno il loro contributo al servizio dei cittadini nella più grande operazione di vaccinazio­ne di massa nella storia del Paese».

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