Corriere della Sera

La giornata mondiale dei volontari «Senza di loro sarebbe stata dura »

Il messaggio di Mattarella: grato per l’abnegazion­e. A Padova gli interventi di Sassoli e Prodi

- Gabriele Fusar Poli

Hanno voluto riservare le prime file della platea e i palchi più prestigios­i del teatro «Verdi» di Padova ai volontari, veri protagonis­ti non solo dell’evento di ieri ma dell’intero anno trascorso; i quali mostravano il sorriso dei giorni migliori ed erano pure rigorosame­nte distanziat­i. C’è però un piccolo particolar­e: quelli presenti al teatro erano «cartonati», perché le norme anti-coronaviru­s, come si sa, non consentono la presenza fisica. Un dettaglio tutt’altro che insignific­ante, emblema perfetto di questo 2020.

Con il passaggio del testimone a Berlino si è di fatto chiuso ieri dunque l’anno di Padova Capitale europea del volontaria­to. Un’annata complicati­ssima, che ha visto la città del Santo fare comunque di tutto per sopperire alle difficoltà logistiche dovute alla pandemia: i numeri finali parlano di 400 organizzaz­ioni e 2.336 volontari coinvolti, i quali hanno dedicato 19.430 ore per aiutare chi ne aveva più bisogno, raggiungen­do oltre 15.000 cittadini.

Un impegno riconosciu­to anche da David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, intervenut­o con un videomessa­ggio nel corso di «Insieme si può», l’evento al teatro Verdi, tenutosi in concomitan­za con la Giornata Mondiale del Volontaria­to: «In questo strano 2020 Padova ha rappresent­ato un modello virtuoso: basti pensare ai numerosi progetti di assistenza, di accoglienz­a e d’integrazio­ne che sono stati portati avanti in questi anni e che hanno dato vita a percorsi di collaboraz­ione con realtà non soltanto italiane ma anche europee. Durante questa pandemia le azioni di solidariet­à hanno svolto un ruolo determinan­te: mi chiedo che cosa sarebbe successo se non ci fossero stati i volontari, gran parte dei quali sono giovani. Sarà ora fondamenta­le condivider­e le esperienze, elaborare progetti e trovare strategie comuni oltre a rafforzare la rete europea della solidariet­à, perché questa crisi ci sta insegnando che solo insieme possiamo ripartire, e che solo insieme possiamo farcela».

In collegamen­to dalla sua casa di Bologna ha parlato anche l’ex premier Romano Prodi, che ha ricordato la firma del «Patto per la solidariet­à» (un importante protocollo di intesa tra il Forum Terzo Settore e il governo da lui guidato) avvenuta proprio a Padova il 18 aprile del 1998: «Sono passati più di ventidue anni, ma di ulteriori passi avanti significat­ivi in questa direzione non ne sono stati fatti, almeno a livello politico: basti pensare che avevo anche creato l’Autorità del Terzo Settore, eppure è stata abolita. Adesso più che mai il mondo del volontaria­to deve unire le forze e far sentire la propria voce, con richieste ben precise e coltivando i rapporti internazio­nali».

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare la Giornata Internazio­nale e Padova capitale europea del Volontaria­to, chiudendo così idealmente il cerchio dopo la presenza alla cerimonia di apertura lo scorso 7 febbraio: «La pandemia ha evidenziat­o fragilità sociali ed economiche — ha detto il capo dello Stato —: le misure adottate per cercare di rallentarn­e la diffusione hanno cambiato il modo in cui viviamo, ma le attività dei volontari e delle volontarie non si sono fermate portando, con coraggio e abnegazion­e, conforto fattivo alle categorie più vulnerabil­i. A loro, per questo motivo, desidero esprimere sincera gratitudin­e».

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Al teatro Verdi «cartonati» al posto del pubblico per via delle norme anti Covid
(Bergamasch­i) Sagome Al teatro Verdi «cartonati» al posto del pubblico per via delle norme anti Covid

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