La giornata mondiale dei volontari «Senza di loro sarebbe stata dura »
Il messaggio di Mattarella: grato per l’abnegazione. A Padova gli interventi di Sassoli e Prodi
Hanno voluto riservare le prime file della platea e i palchi più prestigiosi del teatro «Verdi» di Padova ai volontari, veri protagonisti non solo dell’evento di ieri ma dell’intero anno trascorso; i quali mostravano il sorriso dei giorni migliori ed erano pure rigorosamente distanziati. C’è però un piccolo particolare: quelli presenti al teatro erano «cartonati», perché le norme anti-coronavirus, come si sa, non consentono la presenza fisica. Un dettaglio tutt’altro che insignificante, emblema perfetto di questo 2020.
Con il passaggio del testimone a Berlino si è di fatto chiuso ieri dunque l’anno di Padova Capitale europea del volontariato. Un’annata complicatissima, che ha visto la città del Santo fare comunque di tutto per sopperire alle difficoltà logistiche dovute alla pandemia: i numeri finali parlano di 400 organizzazioni e 2.336 volontari coinvolti, i quali hanno dedicato 19.430 ore per aiutare chi ne aveva più bisogno, raggiungendo oltre 15.000 cittadini.
Un impegno riconosciuto anche da David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, intervenuto con un videomessaggio nel corso di «Insieme si può», l’evento al teatro Verdi, tenutosi in concomitanza con la Giornata Mondiale del Volontariato: «In questo strano 2020 Padova ha rappresentato un modello virtuoso: basti pensare ai numerosi progetti di assistenza, di accoglienza e d’integrazione che sono stati portati avanti in questi anni e che hanno dato vita a percorsi di collaborazione con realtà non soltanto italiane ma anche europee. Durante questa pandemia le azioni di solidarietà hanno svolto un ruolo determinante: mi chiedo che cosa sarebbe successo se non ci fossero stati i volontari, gran parte dei quali sono giovani. Sarà ora fondamentale condividere le esperienze, elaborare progetti e trovare strategie comuni oltre a rafforzare la rete europea della solidarietà, perché questa crisi ci sta insegnando che solo insieme possiamo ripartire, e che solo insieme possiamo farcela».
In collegamento dalla sua casa di Bologna ha parlato anche l’ex premier Romano Prodi, che ha ricordato la firma del «Patto per la solidarietà» (un importante protocollo di intesa tra il Forum Terzo Settore e il governo da lui guidato) avvenuta proprio a Padova il 18 aprile del 1998: «Sono passati più di ventidue anni, ma di ulteriori passi avanti significativi in questa direzione non ne sono stati fatti, almeno a livello politico: basti pensare che avevo anche creato l’Autorità del Terzo Settore, eppure è stata abolita. Adesso più che mai il mondo del volontariato deve unire le forze e far sentire la propria voce, con richieste ben precise e coltivando i rapporti internazionali».
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare la Giornata Internazionale e Padova capitale europea del Volontariato, chiudendo così idealmente il cerchio dopo la presenza alla cerimonia di apertura lo scorso 7 febbraio: «La pandemia ha evidenziato fragilità sociali ed economiche — ha detto il capo dello Stato —: le misure adottate per cercare di rallentarne la diffusione hanno cambiato il modo in cui viviamo, ma le attività dei volontari e delle volontarie non si sono fermate portando, con coraggio e abnegazione, conforto fattivo alle categorie più vulnerabili. A loro, per questo motivo, desidero esprimere sincera gratitudine».