Corriere della Sera

«Perché io difendo Corona cacciato senza ascoltarmi»

Berlinguer: la decisione di Rai3 ha mortificat­o la mia autonomia

- di Elvira Serra

Quando lo ha sentito l’ultima volta? «Ieri sera. Questa separazion­e è stata dolorosa per tutti e due».

Mauro Corona non è più ospite fisso di #cartabianc­a dal 22 settembre scorso, quando apostrofò come «gallina» la conduttric­e Bianca Berlinguer, già direttrice del Tg3. Un’offesa che lei stessa rispedì al mittente in diretta tv. Il giorno dopo la direzione di rete si scusò con il pubblico. La decisione successiva, irrevocabi­le e inappellab­ile, fu l’allontanam­ento di Corona dal programma. Domenica scorsa sul Fatto Quotidiano Berlinguer ha contestato la scelta del direttore di Rai 3 Franco Di Mare: «È diventata una questione tra maschi». E adesso, con il Corriere, puntualizz­a: «In nome dell’offesa al genere femminile, Di Mare si è dimenticat­o di prendere in consideraz­ione proprio l’opinione della persona che si sarebbe dovuta sentire offesa, che sono io».

Partiamo dall’inizio. Com’è nato il sodalizio profession­ale con Corona, nel 2018?

«Conducevo ancora #cartabianc­a quotidiano. Volevamo occuparci di ambiente e un autore mi suggerì di invitarlo. Vidi che aveva una resa televisiva molto intensa. Inaspettat­amente nacque un bel dialogo tra me e lui e la collaboraz­ione è diventata stabile».

E ben remunerata?

«500 euro lordi a puntata, assai meno di quanto altre trasmissio­ni offrono ai propri ospiti».

La prima volta che l’ha chiamata Bianchina le è preso un colpo?

«Non mi piaceva perché mi ricordava il nome di una mucca e gliel’ho detto. Però faceva parte di questa intesa divertente tra me e lui».

Le ha cantato: «Lanciami le tue belle trecce...». Le ha dato della Befana, del «vecchio alpino». Ha anche detto: «Tradisco la moglie, ma non la Berlinguer».

«Era anche per me un momento di leggerezza in una trasmissio­ne tutta politica».

La volta che lui bevve una birra in diretta, lei lo sospese. Sarebbe dovuto rientrare, ma dopo un’intervista poco generosa con il programma, lei scelse di troncare con due puntate di anticipo la collaboraz­ione. Era giugno 2019.

«Sì, presi io quella decisione. Poi lo feci ritornare alla fine dell’ultima puntata per scusarsi con il pubblico. Fu una mia scelta sia l’interruzio­ne, che la ripresa».

Questa volta scelto niente. lei non ha

«In nome della presunta tutela del genere femminile è stato un maschio a decidere della gravità dell’offesa e della sanzione, ignorando l’opinione della parte lesa».

L’insulto, però, c’è stato.

«Indubbiame­nte. Ma a fronte di ripetute scuse, pub

bliche e private, si è intervenut­i di autorità sui contenuti del mio programma, mortifican­do completame­nte la mia autonomia. Questo, peraltro, è stato l’unico momento in cui il direttore si è interessat­o della trasmissio­ne».

Corona ha detto a Maria Corbi su La Stampa: «Di Mare ha usato me per danneggiar­e Bianca». Lo pensa anche lei?

«Non posso immaginare neanche lontanamen­te che un dirigente voglia danneggiar­e una trasmissio­ne di cui è responsabi­le. Sarebbe un danno non solo per Rai 3, ma per l’azienda. L’assenza di Corona si sente: lo testimonia­no le centinaia di messaggi che arrivano ogni volta che vado in onda. E, per inciso, il nostro pubblico è soprattutt­o femminile».

Sua figlia Giulia cosa dice?

«Lei non guarda mai la tv come quasi tutti i giovani. Ovviamente ne ha sentito parlare e mi ha detto che le sembrava tutto molto eccessivo».

Perché lo difende?

«Perché privatamen­te lui ha chiesto scusa subito, la sera stessa. E perché credo di aver reagito in modo adeguato in diretta. Magari avrei valutato una sospension­e temporanea. Ma cacciarlo senza appello, nonostante la mia evidente contrariet­à, mi è sembrato davvero troppo».

A Daria Bignardi, su Radio Capital, lui spiegò che da 40 giorni non toccava l’alcol.

«So bene quali fossero le preoccupaz­ioni di Corona quel giorno: e l’alcol è solo un aspetto di una situazione molto difficile. Ma di questo solo lui può parlare. E comprendo in quale stato d’animo e con quale personale sofferenza sia arrivato a sbagliare».

Ci tiene molto a lui.

«Per me il passaggio dal Tg a un settimanal­e non è stato facile: un conto è lavorare seguendo il flusso quotidiano delle notizie, un conto ben diverso è costruire una sceneggiat­ura per tre lunghe ore di trasmissio­ne. Ho dovuto reinventar­mi nonostante non fossi più una ragazzina e dentro questa parte del mio lavoro è entrata anche la scelta di avere un interlocut­ore così diverso da me».

Qual è il contributo più grande dato da Corona?

«I nostri dialoghi hanno avuto l’effetto di tirare fuori un mio lato che il pubblico non conosceva: più spontaneo, improvvisa­to, meno costruito».

Sorpresa anche lei?

«No, io lo conoscevo già. Ma esito sempre a manifestar­lo. Nella mia famiglia siamo stati educati alla riservatez­za. In questo c’è una traccia del carattere sardo di mio padre. Mia madre mi ha insegnato a difendermi da sola, come avrei voluto fare anche in questo caso».

Mercoledì è il suo compleanno. Le piacerebbe, come regalo, che Corona ritornasse in trasmissio­ne?

«Sarebbe bellissimo».

 ?? (Imagoecono­mica e Ansa) ?? Protagonis­ti
Bianca Berlinguer, già direttrice del Tg3 e ora conduttric­e di #cartabianc­a. Sotto, lo scrittore-alpinista Mauro Corona
(Imagoecono­mica e Ansa) Protagonis­ti Bianca Berlinguer, già direttrice del Tg3 e ora conduttric­e di #cartabianc­a. Sotto, lo scrittore-alpinista Mauro Corona

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy