L’altolà della Fabi e i 6 mila tagli per Montepaschi: blocchiamo tutto
«I6 mila licenziamenti di Mps? Se li sognano. Abbiamo uno strumento, che è il fondo di solidarietà, col quale sono stati gestiti in tutte le banche gli esodi, con pensionamenti e prepensionamenti sempre su base volontaria.
Se in Mps toccano una persona, blocchiamo tutto il settore bancario, assieme alle altre organizzazioni sindacali». È l’altolà sui nuovi tagli a Siena di Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il più grande sindacato dei bancari italiani. Un settore che, sommando le banche raccolte nell’Abi e le Bcc, conta almeno 315 mila occupati nel nostro Paese. «Per poter licenziare — ha detto il leader sindacale alla trasmissione Omnibus di La7 — devono dichiarare lo stato di crisi, non sarebbe mai successo e sarebbe un autogol perché ci sarebbe il fuggifuggi della clientela». Sull’ipotesi di fusione con Unicredit, «abbiamo preso una posizione nettamente contraria — ha ribadito — perché vogliono far sparire la più antica banca italiana». Sileoni ha poi lanciato l’allarme Sud, tra famiglie e aziende alle prese con le società di recupero crediti. «Sono stati messi sul mercato in poco tempo 220 miliardi di euro di non performing loan. È un problema grave, di cui la politica deve occuparsi», ha detto. Infine, il rischio riciclaggio. È Milano a detenere il record delle segnalazioni con 5.223 operazioni sospette. Nel primo semestre, il totale nazionale è di 53.027 segnalazioni: 7.078 arrivano dalla Campania, 6.759 dal Lazio, 3.292 dalla Puglia e 835 dalla Sardegna. «L’ammontare delle segnalazioni ha toccato quota 50 miliardi di euro, il 99% si riferisce a ipotesi di riciclaggio e l’1% a casi di finanziamento al terrorismo» ha aggiunto Sileoni, sottolineando «il ruolo fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori bancari che, per legge, sono obbligati a segnalare alle autorità competenti i casi sospetti. L’obbligo riguarda tutto il personale bancario, sia chi lavora nelle direzioni sia chi sta nelle filiali, dall’operatore al direttore.