Fondo Cultura firmato il decreto Subito 50 milioni
Sì di Franceschini e Gualtieri
Microfinanziamento, mecenatismo diffuso, azionariato popolare, crowdfunding. Si parte: il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini (foto), e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, hanno firmato il decreto che stabilisce le modalità di ripartizione delle risorse del «Fondo Cultura», istituito con il decreto Rilancio e aperto ai contributi dei privati che possono sostenere musei, mostre, teatri, biblioteche. L’atto definisce che i 50 milioni del Fondo per il 2020 (altri 50 stanziati per il 2021) siano così ripartiti: 30 per la promozione di investimenti e il supporto di soggetti pubblici o a prevalentemente finanziamento pubblico; 20 milioni per finanziare un fondo di garanzia che conceda contributi in conto interessi e mutui per salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale. «Con questo decreto — dichiara Franceschini — diamo un ulteriore aiuto al patrimonio artistico del Paese introducendo nuovi meccanismi di collaborazione tra pubblico e privato in un settore che sta pagando duramente il prezzo della pandemia». Vittoria di Federculture, che ha combattuto la battaglia per il Fondo (nato da una proposta di Pierluigi Battista sulle pagine del «Corriere» lo scorso marzo). «Siamo estremamente soddisfatti — commenta Andrea Cancellato, presidente Federculture — per un risultato raggiunto grazie alla mobilitazione di tutto il mondo della cultura e per merito del ministro Franceschini a cui diamo atto di aver mantenuto l’impegno assunto nei mesi scorsi. È un provvedimento significativo poiché è il primo a guardare alla nuova progettualità che il settore cultura dovrà mettere in campo dopo la pandemia». (a. sac.)