Corriere della Sera

Leclerc e Russell ragazzi terribili La «Next Gen» accende la F1

- Daniele Sparisci

Ventisei millesimi per resistere alla «Next Gen»: si è salvato per un soffio Valtteri Bottas firmando sull’«Outer track» del Bahrein , o la «pista di Topolino» secondo il finlandese, la pole e il giro con il tempo più basso nella storia della F1: 53’’37, demolito il record di Niki Lauda a Digione nel 1974 (58’’79).

Alla prima qualifica sulla Mercedes, al posto di Lewis Hamilton (positivo al Covid, potrebbe non tornare per l’ultimo Gp ad Abu Dhabi), George Russell sfiora l’impresa confermand­o quanto di buono si dice di lui. Grazie alla superiorit­à della Freccia nera — e questo è un punto in meno per Lewis nella trattativa sul rinnovo — si è messo dietro coetanei con i quali è cresciuto duellando in pista: Max Verstappen presenza fissa nei piani alti; Charles Leclerc finalmente, un lampo di talento puro per riportare la Ferrari in seconda fila.

Sono ragazzi svegli, scalpitano. George è veloce e ambizioso, ma sulla Williams, la peggior macchina, non può farlo vedere. Era un ragazzino quando scrisse una mail a Toto Wolff: «Pensavo finisse nel cestino». E invece il boss austriaco gli rispose in un attimo: «Incontriam­oci».

«Se mi avessero detto una settimana fa che sarei partito secondo, mai ci avrei creduto

Il ferrarista in 2ª fila «Ho fatto un gran giro, non avrei scommesso di partire quarto»

— ha spiegato ieri —, ma mi dispiace di aver mancato la pole». Per la Mercedes anche se fosse finito sesto sarebbe andato bene. Incontenta­bile George, come Charles, finalmente soddisfatt­o il ferrarista. Sebastian Vettel non pervenuto: tredicesim­o a parità di macchina. Però correva con un motore meno fresco dopo la sostituzio­ne in via precauzion­ale a meno di tre ore dalle qualifiche. Leclerc ha sfruttato il lavoro effettuato dai tecnici per far funzionare meglio le gomme, però ci ha messo moltissimo di suo: «Ho un quaderno dove appunto tutto, i tratti dove migliorare, le sensazioni, e in quel passaggio ci ho messo l’anima». Applaude pure il rivale Perez: «Grande giro, una sorpresa». La parte difficile però è oggi: mantenere quella posizione, molto spesso quest’anno la Ferrari è crollata sulla distanza.

Chi non può permetters­i incertezze è Mick Schumacher, neopromoss­o in F1. È a un passo dalla vittoria del titolo in F2. La superba rimonta (da 18° a 6° in gara 1) dopo le qualifiche horror ha messo in risalto le sue doti: freddezza, maturità, strategia. Ha 14 punti di vantaggio su Callum Ilott, altro pilota della Ferrari Academy, con 17 da assegnare nella sprint race (ore 13.55, Sky). È tutto nelle sue mani.

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Charles Leclerc, 4° in qualifica
(Getty Images) Fenomeno Charles Leclerc, 4° in qualifica

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