Corriere della Sera

Frane, allagament­i Un Paese ferito

Maltempo sull’Italia. Chiuso il valico del Brennero, esonda il Panaro. Appello di Zaia: «Restate a casa»

- di Alessandro Fulloni

Ponti crollati, valanghe, frane e un 51enne travolto dal fango è morto nel Potentino. Il maltempo da venerdì scorso non dà tregua all’Italia. Chiuso il valico del Brennero, in Alto Adige ferrovie bloccate. Nel Veneto 600 interventi. Il governator­e Zaia: non uscite.

Frane, valanghe, allagament­i, ponti crollati, circolazio­ne ferroviari­a e autostrada­le pesantemen­te rallentata. Chiuso il valico del Brennero. Sono le conseguenz­e del maltempo che sta flagelland­o l’Italia da venerdì, ma che ieri ha colpito più duramente il Nord Est, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Gravi i danni anche in EmiliaRoma­gna dove i fiumi Panaro e Secchia esondati nel Modenese hanno sommerso centinaia di ettari di coltivazio­ni. C’è anche un morto, un operaio di 51 anni travolto da fango e acqua a Pignola, nel Potentino, mentre con i colleghi dell’ufficio tecnico comunale stava effettuand­o un sopralluog­o in una zona inondata nei pressi del lago di Pantano.

In mattinata la situazione è apparsa pesantissi­ma soprattutt­o nel Bellunese. Molte località erano già isolate da sabato per via delle forti nevicate e verso le dieci si è sfiorata la tragedia a Gosaldo, borgo nelle Dolomiti, quando un camion dei Vigili del fuoco — un fuoristrad­a «combi» per gli interventi in aree impervie — si è rovesciato in un torrente dopo il crollo di un ponte. Miracolosa­mente illesi i tre pompieri a bordo che, dopo aver visto il viadotto sbriciolar­si, sono usciti dal mezzo prima che precipitas­se.

Da venerdì in tutto il Veneto sono stati circa 600 gli interventi del 115 — per rimuovere detriti, togliere alberi caduti sulle strade e cinturare gli smottament­i — e per questo il governator­e Zaia nel pomeriggio ha invitato sui social a non andare nella zona del Bellunese, particolar­mente colpita, e ha chiesto di «stare a casa, le previsioni indicano un abbassamen­to delle temperatur­e e nevicherà sotto i 1.300 metri, la neve fresca si poggerà su quella gelata e quindi e si creerà uno scivolo perfetto per le valanghe. Diamo modo ai mezzi che stanno lavorando di operare al meglio». Poi, come il governator­e dell’Emilia-Romagna Bonaccini, Zaia ha chiesto al governo di dichiarare lo stato d’emergenza.

Il maltempo si è fatto sentire pesantemen­te sulla circolazio­ne stradale. Dopo che venerdì erano state le autostrade in Liguria ad essere chiuse — alla fine sono stati 210 i tir e le auto finite di traverso per via della neve e del gelo e rimosse dai carri attrezzi — ieri è stata la volta dell’AutoBrenne­ro, fermata assieme alla Statale 12 per il pericolo valanghe. Un blocco disposto verso Nord, a partire da Vipiteno, sino al confine di Stato dove è stato chiuso il valico del Brennero. In Alto Adige continuano a essere inagibili quasi ovunque, inoltre, le linee ferroviari­e bloccate da slavine e neve o sospese in via precauzion­ale: da quella dello stesso

Brennero («irraggiung­ibile anche dall’Austria» è l’annuncio delle ferrovie OeBB) alla Merano-Bolzano. Stop anche ad altre tratte in Friuli-Venezia Giulia e in Veneto mentre la Tav è rimasta regolare ovunque salvo la direttrice MilanoVene­zia dove i ritardi sono stati di 90 minuti.

Coldiretti parla di danni «per milioni di euro» nelle campagne sott’acqua. Nella zona tra Modena e Nonantola sommersa dal Panaro — ingrossato come il Secchia dallo scioglimen­to della neve — trecento persone sono state evacuate. Stesse scene a Messina, dove una sessantina di persone hanno dovuto lasciare le loro case per via di una frana. Il meteo non incoraggia: l’allerta rossa è stata diramata per oggi in molte regioni.

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Un ponte crollato e un mezzo dei vigili del fuoco nel greto di un torrente a Gosaldo, nel Bellunese: salvi i pompieri
 ??  ?? Zone colpite
Zone colpite
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A sinistra, nella foto grande, la zona nel Modenese, nelle vicinanze di Nonantola, allagata dallo straripame­nto del fiume Panaro. Qui sopra, Arabba, nelle Dolomiti bellunesi, dove la neve ha raggiunto il metro e mezzo. Sotto, la mareggiata a Napoli
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