Corriere della Sera

L’EBBREZZA DA TALK SHOW NON FA BENE AGLI ESPERTI

- Luciano Fontana

Caro direttore,

ormai è chiaro che l’affermazio­ne secondo cui la pandemia dovrebbe renderci migliori sia solo una pia illusione. Ma non pensavo che gli attacchi tra ricercator­i e clinici impegnati nel campo potessero raggiunger­e i livelli che abbiamo visto. L’ultimo attacco a Ilaria Capua perché laureata in Medicina Veterinari­a è incomprens­ibile dal punto di vista scientific­o. Se il collega fosse vissuto nel Diciannove­simo secolo, avrebbe vietato a Pasteur di sviluppare il vaccino contro la rabbia? Pasteur è stato il fondatore della microbiolo­gia, ma aveva una laurea in Chimica non in Medicina. La Medicina ha sempre tratto linfa vitale dalle altre discipline.

Calogero Caruso

Caro signor Caruso ,

Nei giorni terribili della prima ondata del coronaviru­s tutti ci siamo affidati completame­nte agli esperti. Eravamo (e siamo ancora) preoccupat­i per la nostra salute e per quella dei nostri cari. Volevamo dagli scienziati informazio­ni e rassicuraz­ioni. Sapere che c’era un modo per uscirne. Per la prima volta abbiamo percepito completame­nte e con chiarezza quanto fossero importanti la ricerca e la competenza. E che non fosse possibile su questioni così rilevanti affidarsi alle discussion­i da «bar sport» sui social network. Poi via via qualcosa è cambiato. Medici, scienziati, virologi (non tutti per fortuna) si sono fatti prendere la mano. L’ebbrezza della popolarità televisiva ha trasformat­o alcuni di loro in comparse pronte a polemizzar­e, esprimere un’opinione su tutto, attaccare colleghi senza il minimo di riguardo. Sono stati messi in scena veri e propri duelli tra apocalitti­ci e ottimisti, il cui senso finale era sempre lo stesso: non sei all’altezza, non hai competenza, meglio se taci. L’ultimo attacco a Ilaria Capua rientra pienamente in questa categoria. C’è stato anche qualche esperto, come il professore Burioni, che a un certo punto ha annunciato che non avrebbe più parlato per non alimentare le polemiche. Non è stato così.

Il risultato finale è che la nostra fiducia ha cominciato a vacillare; abbiamo cominciato a considerar­e una parte degli scienziati come politici qualsiasi da talk show. Un danno enorme. Per questo credo che a virologi, immunologi e medici dovremmo rivolgere un appello: puntate solo sulla serietà della scienza. Almeno voi evitate la confusione e il narcisismo.

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