L’EBBREZZA DA TALK SHOW NON FA BENE AGLI ESPERTI
Caro direttore,
ormai è chiaro che l’affermazione secondo cui la pandemia dovrebbe renderci migliori sia solo una pia illusione. Ma non pensavo che gli attacchi tra ricercatori e clinici impegnati nel campo potessero raggiungere i livelli che abbiamo visto. L’ultimo attacco a Ilaria Capua perché laureata in Medicina Veterinaria è incomprensibile dal punto di vista scientifico. Se il collega fosse vissuto nel Diciannovesimo secolo, avrebbe vietato a Pasteur di sviluppare il vaccino contro la rabbia? Pasteur è stato il fondatore della microbiologia, ma aveva una laurea in Chimica non in Medicina. La Medicina ha sempre tratto linfa vitale dalle altre discipline.
Calogero Caruso
Caro signor Caruso ,
Nei giorni terribili della prima ondata del coronavirus tutti ci siamo affidati completamente agli esperti. Eravamo (e siamo ancora) preoccupati per la nostra salute e per quella dei nostri cari. Volevamo dagli scienziati informazioni e rassicurazioni. Sapere che c’era un modo per uscirne. Per la prima volta abbiamo percepito completamente e con chiarezza quanto fossero importanti la ricerca e la competenza. E che non fosse possibile su questioni così rilevanti affidarsi alle discussioni da «bar sport» sui social network. Poi via via qualcosa è cambiato. Medici, scienziati, virologi (non tutti per fortuna) si sono fatti prendere la mano. L’ebbrezza della popolarità televisiva ha trasformato alcuni di loro in comparse pronte a polemizzare, esprimere un’opinione su tutto, attaccare colleghi senza il minimo di riguardo. Sono stati messi in scena veri e propri duelli tra apocalittici e ottimisti, il cui senso finale era sempre lo stesso: non sei all’altezza, non hai competenza, meglio se taci. L’ultimo attacco a Ilaria Capua rientra pienamente in questa categoria. C’è stato anche qualche esperto, come il professore Burioni, che a un certo punto ha annunciato che non avrebbe più parlato per non alimentare le polemiche. Non è stato così.
Il risultato finale è che la nostra fiducia ha cominciato a vacillare; abbiamo cominciato a considerare una parte degli scienziati come politici qualsiasi da talk show. Un danno enorme. Per questo credo che a virologi, immunologi e medici dovremmo rivolgere un appello: puntate solo sulla serietà della scienza. Almeno voi evitate la confusione e il narcisismo.