Corriere della Sera

Hakimi cancella i dubbi e mette le ali all’Inter

L’esterno rilanciato dalla doppietta al Bologna. Eriksen è un caso: addio a gennaio

- Guido De Carolis

I paragoni il giorno dopo si sprecano. Uno su tutti: è il nuovo Maicon. La settimana prima però Achraf Hakimi era solo un altro acquisto su cui nascevano i primi dubbi. La sua immagine è la perfetta fotografia dell’ambiente interista: isterico nella disperazio­ne, tronfio nell’esaltazion­e. E chissà quale sarà la reazione mercoledì dopo la partita di Champions con lo Shakhtar.

I famosi otto giorni sono bastati a Conte per infilare tre vittorie tra campionato e coppa e capovolger­e così giudizi frettolosi. Sufficient­i anche ad Hakimi per realizzare una splendida doppietta contro il Bologna e dimostrare di non essere un acquisto sballato. «La gente parla tanto, ma io sono sempre lo stesso. Conte mi aiuta sempre, mi spiega quello che vuole e dove posso migliorare», ha spiegato l’esterno marocchino. Sicurament­e c’è da migliorare in fase di copertura. Hakimi è un giocatore esplosivo, ma come sottolinea­to da Conte «qui in Italia ci sono meno spazi che in Germania, dove giocava Hakimi. Lì gli avversari non ti studiano come da noi. Qualche errore gli ha fatto perdere fiducia, ma sono contento di ciò che sta facendo».

In effetti Conte su Hakimi ha puntato da subito. Anche se non sempre da titolare, l’esterno prelevato per 45 milioni dal Real Madrid, è stato utilizzato in tutte le partite di campionato e Champions (eccetto l’andata con il Borussia per falsa positività). Arma importante nella manovra d’attacco, ancora da registrare in fase difensiva.

L’Inter seconda in classifica e reduce da tre successi in campionato, con il miglior attacco della serie A (26 reti) e una difesa ancora da assestare che con 14 gol subiti è per ora la peggiore delle prime cinque in classifica, ma ha mostrato notevoli progressi, con una sola rete incassata nelle ultime due partite di campionato. Il rischio zero non esiste, eliminare le disattenzi­oni è però fondamenta­le per imprimere il ritmo scudetto e infilare una serie di successi per sgranare la classifica.

Nell’Inter ritrovata che si prepara al match da dentro o fuori contro lo Shakhtar, continua a far discutere Christian Eriksen. Per il danese solo spiccioli di partita. La sequenza: 4 minuti con il Real, cinque con il Sassuolo, uno con il Bologna. Conte assicura: «Il mio rapporto con lui è buonissimo, non mi stanco di ripeterlo». La verità è che Eriksen forse è inadatto al calcio italiano, il danese è stato caricato di aspettativ­e e presentato come un fuoriclass­e, una categoria in cui in realtà non rientra. A gennaio si farà il possibile per trovargli una sistemazio­ne, che sia una cessione definitiva o un prestito poco cambia. Ora gioca solo scampoli, Conte per lui aveva cambiato modulo, creato la figura del trequartis­ta, ma il danese le sue chance le ha avute e le ha fallite.

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(Getty Images) Terza rete Achraf Hakimi 22 anni, ha segnato tre gol: due al Bologna e uno al Benevento

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