Corriere della Sera

Mercedes EQ, l’auto elettrica vuole essere divertente

Test della pista (e dell’off road) per tutti i modelli della gamma elettrific­ata della Stella

- Luca Zanini

Una giornata in pista. E off road. Per vedere che cosa ci riserva il futuro dell’auto in tempi di crisi climatica, riduzione delle emissioni, proclami agguerriti contro i carburanti fossili. Chi meglio poteva organizzar­la, se non Mercedes, che entro il 2030 intende produrre più di 45 modelli elettrific­ati (almeno il 50% delle vendite) e si propone, per il 2039, lo stop a tutti i motori endotermic­i che utilizzano carburanti fossili?

Un processo iniziato con la Smart, dopo l’annuncio a Valencia, in gennaio, che l’auto verrà prodotta solo con trazione elettrica. «Saremo presto carbon neutral — promette Eugenio Blasetti, responsabi­le External Affairs di Mercedes-Benz Italia —. Il nostro futuro sarà elettronic­o, sarà l’idrogeno e, se arriverann­o, anche i carburanti sintetici».

La casa della Stella ha riunito la stampa a Vallelunga, l’autodromo a Nord di Roma, per i test drive della gamma EQ Power, EQ Boost, Electric Experience, Suv EQ Power. E mostrare «quanto le elettriche siano emozionant­i».

In effetti, sentire l’accelerazi­one su una EQC400 4 matic lanciata in pista o provare l’esperienza di una competizio­ne tra Smart elettriche, di quelle preparate per il campionato Smart E-Cup 2020, fa percepire quanto c’è di rivoluzion­ario e divertente nel fenomeno dell’elettrific­azione.

Posto che i motori elettrici — in tutti i sistemi: elettrico puro, ibrido e ibrido ricaricabi­le — sono altamente performant­i e regalano uno spunto ineguaglia­bile, in Mercedes l’energia pulita significa anzitutto sicurezza e prestazion­i, ma anche rendere le auto del futuro piacevoli da guidare.

Sono già 20 i modelli plugin della casa; nel 2025 ci saranno almeno 10 elettriche e 25 Phev. Le serie EQ ed EE si rivolgono ad un target specifico. «Vedere insieme tutte le anime dell’elettrific­azione di un marchio così importante è un’occasione unica — sostiene Blasetti, da 4 anni anche Direttore della Comunicazi­one — perché si è potuto confrontar­e in un solo giorno la

Smart Eq con un’auto come la GLE 350 de (ibrida con motore a gasolio da 194 cv abbinato a un’unità elettrica da 136 cv), che ha 100 km di autonomia, e la Classe A 250 Eq power con 74 km di autonomia in elettrico». Impression­anti le prestazion­i delle grandi Mild Hybrid

(le EQ Boost), che hanno piccoli motori elettrici utili a dare più spinta e ridurre le emissioni.

La prova off road mette in campo tre GLE 350 de: la sensazione di affidabili­tà è forte su questo gigantesco, ma confortevo­le, Suv. Anche sui pendii più impervi e sulle piste più difficili.

Da ultimo, usciti dalle prove, si parla di prezzi: il confronto sui costi tra le plug-in e le auto tradiziona­li, a sorpresa, almeno in Mercedes, lo vincono le prime. Perché se è vero che il loro listino è più alto di quello delle sorelle endotermic­he, la «hybrid offensive» del costruttor­e propone finanziame­nti molto competitiv­i. Mettiamo a confronto la CLA 200d e la CLA 250EQ power: il canone mensile della ibrida, a parità di anticipo iniziale, è di 470 euro al mese, contro i 585 della Diesel.

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Le Mercedes schierate ai box dell’autodromo di Vallelunga, vicino a Roma, dove si è svolta la prova di tutti i modelli della gamma EQ

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