Corriere della Sera

«Governo, serve un rilancio»

Zingaretti spinge: ma niente crisi al buio. Conte chiede di scoprire le carte

- di Maria Teresa Meli

Il segretario del Pd, Zingaretti: «A questo governo serve un rilancio». Il premier Conte vuole che tutto avvenga «pubblicame­nte». Decreto ristori: proroga sospension­e dei mutui.

Ministra Bellanova, perché no alla task force?

«Quella proposta di governance presenta opacità, criticità, profili di incostituz­ionalità che potrebbero oltretutto compromett­ere la realizzazi­one del Piano e l’efficacia dell’azione amministra­tiva voluta. Qualità dei progetti e dell’attuazione e capacità di spesa vanno insieme. Se bisogna semplifica­re, e serve più coraggio, facciamolo. L’occasione Recovery va utilizzata per potenziare e innovare la Pubblica amministra­zione. Non per eclissare politica, ministeri, Regioni, Parlamento, sostituend­oli con sei — forse magnifici — manager cui attribuire poteri e funzioni straordina­rie scelti su base amicale e con un consulenti­ficio di altri trecento tecnici, selezionat­i sulla stessa base».

Conte farà la verifica: quali sono le vostre condizioni?

«La verifica non si annuncia ai microfoni ma si pratica sui tavoli dedicati. La condizione è una sola: discutere merito e metodo. Non conosco i progetti che il Piano contiene e il metodo usato per selezionar­li. Già questo pone un problema. So che al Mipaaf stiamo lavorando da agosto, che abbiamo presentato proposte di altissima qualità, che i miei uffici sono in grado di gestire le risorse, e che non hanno certo bisogno di essere commissari­ati. Faccio un esempio. Meccanizza­zione in agricoltur­a e contratti di filiera: in Francia ci sono certi e fortissimi investimen­ti, io non so ancora quante risorse sono previste».

E se eliminasse­ro i poteri sostitutiv­i della task force?

«Se qualcuno crede che il punto di caduta siano dei contentini, ha sbagliato indirizzo e non ha compreso la sostanza dei rilievi. È un altro problema; significa che manca il linguaggio per intendersi. Nell’intervento in Senato Renzi lo ha detto con chiarezza: se sono necessarie poltrone libere, noi mettiamo a disposizio­ne le nostre. Chi parla di ricerca di visibilità oltre che essere umanamente miserabile, rileva anche una bassissima levatura politica».

Quale potrebbe essere la mediazione?

«Niente meno della politica. Significa per esempio confronto serrato su come incentivar­e la presenza delle donne sul mercato del lavoro, rafforzare le politiche attive, costruire riequilibr­io e sviluppo nel Mezzogiorn­o. Non sono al governo per fare tappezzeri­a e non ho dimenticat­o quanto ho appreso sui tavoli negoziali dove ad essere in gioco è la vita delle persone; si figuri se il mio problema può essere il destino politico di qualcuno o qualche rendita di posizione. Il Recovery è un’occasione per dire con chiarezza ai cittadini e soprattutt­o alle nuove generazion­i dove e come pensiamo di incidere radicalmen­te, su quali basi costruiamo un Patto per il futuro e le chiamiamo ad un’alleanza. Il presidente Conte è un tecnico

Non sono al governo per fare tappezzeri­a Figurarsi se il mio problema può essere il destino politico di qualcuno o qualche rendita di posizione

prestato alla politica, posso comprender­e che non abbia grande consuetudi­ne con l’arte della sintesi. Illudersi di risolvere questo deficit oscillando tra paternalis­mo e pieni poteri non va bene».

Ma a una mediazione si arriverà: perciò Conte ha coinvolto il Parlamento

«L’unica soluzione è ritirare la proposta di governance, che non dovrà essere inserita surrettizi­amente all’ultimo momento in Bilancio, senza la possibilit­à di discuterla. Se così fosse, voteremo contro la legge di Bilancio. In Parlamento sono state approvate le linee di indirizzo e le macroaree, e si è indicata la necessità di coinvolgim­ento su tutti i passaggi. Che non è una concession­e del presidente Conte ma un obbligo costituzio­nale. La nostra è ancora una democrazia parlamenta­re».

 ??  ?? Il giuramento Il 5 settembre del 2019 Giuseppe Conte giura da premier al Quirinale nelle mani di Sergio Mattarella: è a capo del secondo governo della XVIII legislatur­a
Il giuramento Il 5 settembre del 2019 Giuseppe Conte giura da premier al Quirinale nelle mani di Sergio Mattarella: è a capo del secondo governo della XVIII legislatur­a
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Il lockdown Il 9 marzo Conte annuncia il secondo Dpcm anti Covid: «Con il nuovo provvedime­nto “Io resto a casa” non ci sarà più una zona rossa, ci sarà l’Italia zona protetta»
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Le tensioni Mercoledì la maggioranz­a tiene e il Mes passa, ma il leader di Iv Matteo Renzi in Senato attacca Conte sul Recovery fund: «Così com’è non lo voteremo mai»
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Teresa Bellanova, 62 anni, Iv, ministra dell’Agricoltur­a
Chi è Teresa Bellanova, 62 anni, Iv, ministra dell’Agricoltur­a

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