Corriere della Sera

TRADIMENTI E RANCORI (IN PARLAMENTO)

- di Aldo Grasso

Ideputati Antonio Lombardo, Maria Lapia, Fabio Berardini e Carlo De Girolamo sono passati al Gruppo Misto. I quattro grillini erano contrari alla riforma del Mes, vissuta come un tradimento dei valori fondamenta­li del M5S. Anche loro, però, sono accusati di tradimento. Invece di dare le dimissioni e tornarsene a casa hanno preferito tenersi lo stipendio da parlamenta­re e rifugiarsi nel Gruppo Misto. Ma davvero il Gruppo Misto è il refugium peccatorum? Non erano i grillini che tuonavano contro i transfughi, accusandol­i di disattende­re la sacra delega ricevuta con l’elezione? Il fenomeno dei cambi di gruppo va letto solo in chiave di trasformis­mo, cambio di casacca, opportunis­mo, voltagabba­nismo?

L’ironia della ragione ci suggerisce che il concetto di Gruppo Misto è l’essenza stessa della politique politicien­ne, inutile riversare nostalgie moralizzat­rici sul paesaggio sbrindella­to di molte istituzion­i. Gruppo Misto è meticciato di ideologie, scomuniche, delusioni, rancori, rivalse. È la casa comune della democrazia di massa, dove la recita è più importante della riflession­e, dove esiste solo la rettitudin­e dei compromess­i.

Come diceva Kant; «da un legno così storto come quello di cui è fatto l’uomo, non si può costruire nulla di perfettame­nte dritto». Allora, avanti con la politica di stortura. O di mistura.

Il Gruppo Misto Quattro grillini hanno cambiato «casa» contro le scelte sul Mes

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