Corriere della Sera

Milan, pari in rimonta Vincono le altre big

Solo al 91’ prende il Parma in fuga di 2 gol Hernandez risolve tutto con una doppietta

- Alessandro Bocci

La frenata non fa tanto rumore. Il Milan rimonta due gol grazie alla doppietta di Theo Hernandez, un terzino che è quasi un’ala. Il 2-2, un diagonale secco, arriva nel recupero di una partita sofferta, che la capolista domina dall’inizio alla fine. Il Parma di Liverani gioca come quello di D’Aversa, altro che calcio spettacolo: due tiri, uno per tempo, due gol. Difesa d’acciaio, squadra corta, contropied­e vivo. Il Diavolo rischia di impantanar­si nel giorno in cui sperava di mantenere il più 5 sull’Inter seconda e avvicinars­i allo scudetto di Natale. Invece la classifica si accorcia e i rossoneri sentono il fiato sul collo dei cugini nerazzurri, arrivati a meno 3. Dietro tutti incalzano. Sei squadre in sei punti. Ma il Milan resta primo e imbattuto, non solo in questo campionato, anche dall’inizio del lockdown. Manca

Ibra e stavolta l’assenza di sente eccome perché il suo sostituto, Rebic, è impalpabil­e e ancora a digiuno e manca un po’ di fortuna visto che i rossoneri colpiscono 4 legni e a Castillejo viene annullato un gol con la Var per questione di centimetri.

La sfida contro il Parma non nasce sotto i migliori auspici. Senza Kjaer, il Diavolo perde subito Gabbia, che si procura una distorsion­e al ginocchio sinistro e il suo sostituto, il ventenne Kalulu, otto minuti dopo si fa stregare dal dribbling secco di Gervinho, che serve a Hernani la palla del comodo 1-0 emiliano. La reazione del Milan è abbastanza

Per la prima volta non abbiamo approcciat­o bene la partita, eravamo molli

convincent­e sino alla trequarti. Il primo tempo è pieno di rimpianti. Il gol annullato per fuorigioco a Castillejo e tre pali condiscono l’assedio della capolista. Diaz e Calhanoglu colpiscono la traversa nella stessa azione e il turco replica sei minuti più tardi con una punizione che si ferma sul palo esterno.

Pioli nel secondo tempo si gioca il tutto per tutto inserendo subito sia Leao sia Hauge al posto del fumoso Diaz e del discontinu­o Castillejo. Il portoghese va a destra, il norvegese a sinistra. Rebic resta prima punta. E resta anche fuori dal gioco. Proprio da un’invenzione di Leao, arriva

Ovvio che con Ibra siamo più forti ma abbiamo altri ottimi attaccanti da schierare

il quarto legno rossonero, il terzo di Calhanoglu, il cui tiro quasi a botta sicura colpisce la parte superiore della traversa. Il pressing diventa assalto, quasi all’arma bianca. Il Parma però non si perde d’animo. E colpisce in contropied­e di testa, con Kurtic che Calabria perde dentro l’area.

Ma il Milan, questo Milan, ha cuore e anima. E nel giro di due minuti, con un altro colpo di testa, firmato da Theo Hernandez, riapre i giochi. Tutto come prima. L’inseguimen­to continua. C’è tempo. Ma il gol non arriva. La manovra è meno fluida. Forse anche la pressione si fa sentire. Ma quando la prima sconfitta sembra dietro l’angolo, turbo Theo decide di risolverla a modo suo. Un diagonale secco, dopo una parata di Sepe su tiro di Rebic. Pioli è salvo.

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Theo Hernandez, 23 anni, difensore francese del Milan autore di una doppietta con il Parma
(LaPresse) Mattatore Theo Hernandez, 23 anni, difensore francese del Milan autore di una doppietta con il Parma

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