Corriere della Sera

«Convergenz­a per il Paese»

- di Silvio Berlusconi

Caro direttore, come ho spiegato più volte in queste settimane, Forza Italia è parte integrante del centrodest­ra all’opposizion­e del governo Conte.

Un’opposizion­e che nasce dai fatti, da una visione politica profondame­nte alternativ­a e da un giudizio critico su molti aspetti dell’operato dell’esecutivo in questi mesi drammatici per il Paese.

Ma essere opposizion­e per un Movimento politico come il nostro, basato sui principi liberali, cristiani, europeisti, garantisti, non significa assolutame­nte tifare per il «tanto peggio tanto meglio», sperare di guadagnare consenso sulle difficoltà dell’Italia.

Non significa neppure dedicarci a tattiche parlamenta­ri più o meno efficaci per il nostro posizionam­ento.

Significa al contrario, nella chiarezza del nostro ruolo di opposizion­e, lavorare per l’Italia, cercare di tutelare — trovando le necessarie convergenz­e — i comparti e le categorie più penalizzat­e dalla crisi.

Lo abbiamo fatto votando nelle scorse settimane lo scostament­o di bilancio, non un sostegno al governo ma un atto concreto per aiutare i meno garantiti dalla crisi, cioè il comparto del lavoro autonomo, dei profession­isti, del commercio, dell’artigianat­o, della piccola impresa.

La nostra battaglia per il lavoro autonomo continuerà in occasione della legge di Bilancio, che comunque non potremo votare, perché sarebbe un atto di fiducia politica al governo.

Tuttavia Forza Italia sta lavorando per ottenere alcune modifiche, anche questa volta, a tutela delle categorie e degli ambiti meno garantiti.

Abbiamo individuat­o due settori ai quali dare la priorità.

Il primo è ancora una volta quello del lavoro autonomo, delle profession­i, delle partite Iva, dei commercian­ti e degli artigiani. L’altro sono i giovani, i nostri ragazzi, una generazion­e drammatica­mente penalizzat­a dalla crisi parallela della formazione e del mercato del lavoro, fortemente aggravata dalla pandemia.

Per i profession­isti e il lavoro autonomo, la nostra richiesta è di almeno 2/2,5 miliardi fra legge di Bilancio e il prossimo scostament­o previsto per gennaio. Una cifra importante, da destinare a sgravi fiscali e contributi­vi per chi abbia subito perdite di fatturato. Il nostro obbiettivo è arrivare a una sorta di «anno bianco» fiscale, come stiamo chiedendo da mesi, per i tanti che hanno visto ridurre o addirittur­a azzerare i propri ricavi.

Per quanto riguarda i giovani e il lavoro, considero necessario investire importanti risorse per riqualific­are l’istruzione tecnica superiore, per la digitalizz­azione, finanziand­o appositi voucher — ricordo che il ritardo digitale è uno dei drammi del nostro Paese, soprattutt­o in alcune aree del Mezzogiorn­o — e per garantire la parità scolastica, ovvero la libertà per tutti di scegliere l’offerta educativa. La scuola paritaria, che svolge una funzione sociale preziosa, è la grande dimenticat­a di questa crisi.

Proposte concrete, che ancora una volta mettiamo a disposizio­ne del Paese. Forza Italia con i nostri amici del centro-destra, li ha posti all’attenzione del Parlamento, con gli emendament­i che abbiamo presentato e li ripropone nei colloqui che in questi giorni, con i colleghi dell’opposizion­e, stiamo svolgendo con il governo.

Voglio essere per quanto possibile ottimista. Confido che al di là delle ragioni di schieramen­to si possa trovare una convergenz­a sulle concrete esigenze del Paese. Da parte nostra, faremo tutto il possibile, come sempre, non per una parte politica ma per gli italiani.

Essere opposizion­e per un movimento come il nostro non significa tifare per il tanto peggio tanto meglio, sperare di guadagnare consenso sulle difficoltà del Paese

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Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, 84 anni, nello studio della sua villa di Nizza durante il primo lockdown
In Costa Azzurra Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, 84 anni, nello studio della sua villa di Nizza durante il primo lockdown

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