Corriere della Sera

Una primula per battere il Covid Nelle piazze 1.500 padiglioni

Al via da metà gennaio con i primi 300 punti di somministr­azione Precedenza a personale sanitario e ospiti delle case di riposo

- Carlotta De Leo

Una primula: è questo il simbolo scelto per la campagna nazionale del vaccino anti Covid-19 che partirà a metà gennaio con le prime dosi (1,8 milioni) che saranno destinate al personale socio-sanitario e agli ospiti delle residenze per anziani.

La fase successiva — che dovrebbe partire a marzo — sarà quella della profilassi di massa e sarà caratteriz­zata da oltre 1.500 padiglioni temporanei allestiti nelle piazze, nei cortili degli ospedali e nei campi sportivi di tutta Italia. I gazebo avranno la forma di una primula, un fiore d’autore disegnato — a titolo gratuito — dall’architetto Stefano Boeri che lo ha pensato proprio come «simbolo di rinascita» del Paese colpito dalla pandemia.

Se il virus ci ha chiuso negli ospedali e nelle case, insomma, il vaccino ci riporterà finalmente a contatto con la vita sociale. «Vaccinarsi sarà un atto di fiducia nel futuro, di responsabi­lità civile e di amore verso gli altri» spiega in conferenza stampa l’architetto del Bosco verticale. Il simbolo della primula — rimbalzato subito anche sulle colonne del New York Times — comparirà non solo in video e spot pubblicita­ri, ma sarà anche ben visibile dall’alto nei padiglioni dove verranno somministr­ate le dosi di vaccino. «Il fiore è un simbolo semplice e potente: segna l’inizio della nostra primavera dopo un periodo buio. Abbiamo dato in questi mesi una grande prova di essere una comunità e ora cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel» afferma il commissari­o all’emergenza, Domenico Arcuri.

Le strutture, realizzate con materiale sostenibil­e, saranno facili da montare (e smontare), alimentate dalla luce del sole. «Abbiamo già lanciato una chiamata alle armi per 3 mila medici e 12 mila infermieri che popolerann­o i fiori dove tutti coloro che lo vorranno potranno vaccinarsi» spiega Arcuri, che sta elaborando il budget dell’iniziativa. «Saranno in molti a intervenir­e pro bono come Boeri — aggiunge il commissari­o — e ci regalerann­o il frutto del loro ingegno». Quanto ai tempi della campagna, Arcuri (dopo un lapsus: «metà febbraio...») conferma che le vaccinazio­ni partiranno a metà gennaio con «300 punti di

Strutture realizzate con materiale sostenibil­e, alimentate dall’energia del sole

Ci sarà una giornata unica in tutto il continente per l’avvio della procedura

somministr­azione». Ma ci sarà prima un «giorno simbolico», per «l’inizio delle vaccinazio­ni in tutta Europa». A breve, il commissari­o comunicher­à a Pfizer — che fornirà i primi 3,4 milioni vaccini — le dosi necessarie per ciascuna regione (si sta completand­o il censimento). Per rispettare i tempi — e chiudere la campagna prima del nuovo anno scolastico — è però necessario che l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) autorizzi velocement­e il farmaco: l’ok potrebbe essere dato proprio il giorno della riunione, il 29 dicembre.

«Conte aveva detto sarebbe arrivato a Natale, Speranza alla Befana. I vaccini servono il prima possibile: le primule non bastano» attacca Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.

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I padiglioni
I rendering di Stefano Boeri e dei suoi consulenti di varie piazze italiane con i padiglioni dedicati alla prossima campagna di vaccinazio­ni anti Covid-19. La struttura circolare dei padiglioni, smontabili e riassembla­bili, poggerà su una pedana in legno prefabbric­ata. Lo scheletro portante sarà realizzato in legno struttural­e. La copertura ospiterà un sistema di pannelli fotovoltai­ci per la produzione di energia elettrica per soddisfare il fabbisogno dell’intero padiglione
1 Piazza del Duomo a Milano
2 Scorcio dell’interno delle strutture
3 Piazza Unità d’Italia a Trieste
4 Piazza del Popolo a Roma
5 Piazza del Campo a Siena
6 Dettaglio esterno di un padiglione
Piazza del Popolo a Todi, in provincia di Perugia
1 I padiglioni I rendering di Stefano Boeri e dei suoi consulenti di varie piazze italiane con i padiglioni dedicati alla prossima campagna di vaccinazio­ni anti Covid-19. La struttura circolare dei padiglioni, smontabili e riassembla­bili, poggerà su una pedana in legno prefabbric­ata. Lo scheletro portante sarà realizzato in legno struttural­e. La copertura ospiterà un sistema di pannelli fotovoltai­ci per la produzione di energia elettrica per soddisfare il fabbisogno dell’intero padiglione 1 Piazza del Duomo a Milano 2 Scorcio dell’interno delle strutture 3 Piazza Unità d’Italia a Trieste 4 Piazza del Popolo a Roma 5 Piazza del Campo a Siena 6 Dettaglio esterno di un padiglione Piazza del Popolo a Todi, in provincia di Perugia
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