Ecco il mondo dello spettacolo dal vivo che resiste
Chi si è inventato gli «spettacoli da asporto» e te li consegna a casa, anche recitandoli in bici come un rider. Chi propone la formula del «concerto sospeso» come il caffè di Napoli: lo prenoti e paghi ora, lo ascolterai quando si potrà. Artisti, cantanti, attori. Il mondo dell’arte dal vivo, in attesa che il futuro dello spettacolo congelato dal Covid riparta, sta cercando in mille modi di costruirsi un presente. Compatibile con le chiusure attuali ma anche con l’esigenza di sopravvivere. Non tanto per i big — che infatti con iniziative meritorie come «Scena unita» promossa da Cesvi e guidata da Fedez si preoccupano di sostenere soprattutto tecnici e lavoratori — quanto per chi appunto «vive di live» più che di diritti. Come anche i piccoli teatri, e le sale cinematografiche minori. Dal blues di Folco Orselli al Teatro Oscar di Giacomo Poretti, dalla Fondazione ente dello spettacolo ai tanti altri singoli artisti della fantasia: a loro e agli «Spettacoli che resistono» è dedicata la copertina del prossimo numero di
Buone Notizie, il settimanale del Corriere
della Sera in edicola domani, come ogni martedì, gratis con il quotidiano. Tra le altre storie quella di Roberto Soriano, il centrocampista del Bologna e della Nazionale impegnato a sostenere l’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino. E poi l’intervista a Giulio Tremonti in cui l’ex ministro «inventore» del 5xmille Irpef da destinare al volontariato propone di raddoppiare quella quota portandola al 10: «Il bene pubblico — sottolinea — non è necessariamente statale». In questo numero viene lanciata anche una nuova proposta di Fondazione Italia per il dono: una piattaforma di crowdfunding per combattere la solitudine degli anziani. Infine l’inchiesta della settimana, dedicata questa volta al tema delle scorie nucleari: i rifiuti radioattivi sono oggi sparsi in diciannove siti dal Nord al Sud, mentre l’Italia secondo le direttive Ue dovrebbe avere un Deposito nazionale entro il 2025.