Alla Roma basta un tempo Bologna in ritiro fino a Natale
Giallorossi scatenati: 5 gol in 45’. Mihajlovic: «Noi come scapoli e ammogliati»
A volte si discute se, nella vittoria, esista una frontiera alla quale fermarsi oppure si debba proseguire a tutto gas fino all’ultimo minuto. Nel rugby, ad esempio, si dice che non andare avanti sia la massima umiliazione per l’avversario. Alla Roma sono bastati 20 minuti per andare 3-0 e 45 per segnarne cinque al Bologna, poi si è messa tranquilla.
A Sinisa Mihajlovic, però, è bastato e avanzato quello che era successo nel primo tempo e ha inflitto una punizione a se stesso e ai suoi giocatori: «Noi sembravamo scapoli e ammogliati, loro una squadra di professionisti; adesso andiamo tutti in ritiro fino a Natale». Se Dzeko fosse stato un po’ più spietato, le famiglie dei rossoblu avrebbero rivisto i loro cari nel 2022.
Fino all’intervallo ogni azione della Roma poteva finire in gol: non contenti di averne segnati cinque, i giallorossi ne hanno fatto uno anche nella loro porta, con un intervento maldestro di Cristante su tiro innocuo di Barrow. Ben diversa era stata l’autorete di Poli, al 5’, con una scivolata harakiri per anticipare Dzeko, a porta vuota, su assist di Spinazzola.
Le tantissime assenze del Bologna (e Hickey è risultato positivo al Covid) sono una parziale scusante per Mihajlovic, che però ha rischiato troppo nel far esordire Ravaglia — non tutti sono Donnarumma, la «prima» è stata un incubo — e nel mettere il giovane e tenero Vignato (davanti a De Silvestri) sulla fascia di Spinazzola, che è stato il dominatore della partita. L’esterno ha fatto il comodo suo, mandando in tilt il povero De Silvestri, che andava a metà della velocità. È quasi incredibile pensare che, a gennaio, la Roma aveva mandato Spinazzola all’Inter, in uno scambio con Politano, e poi i nerazzurri lo hanno rispedito al mittente dopo le visite mediche: «Ma quella per me è stata una fortuna — ha detto il giallorosso, che adesso è il miglior esterno del campionato — perché mi ha dato motivazioni extra dal punto di vista psicologico e mi ha convinto a fare un lavoro profondo anche sul mio fisico, a partire dal dentista che mi ha applicato un “bite” fino alle sedute extra che faccio anche nei giorni dopo le partite».
Il vero obiettivo di Fonseca — che in primavera ritroverà anche Zaniolo — è il quarto posto per tornare in Champions League. In un campionato così livellato, però, serve un miglioramento negli scontri diretti, che finora sono stati il punto debole dei giallorossi. Quanto al Bologna, sarà meglio incominciare a guardarsi alle spalle e a fare punti in ottica salvezza. Al mercato di riparazione serve assolutamente un attaccante: Palacio è logoro e Barrow è in piena involuzione. Questo sì che è un alibi fondato per Mihajlovic.
Ringrazio di non essere andato all’Inter a gennaio perché questo mi ha dato una carica ulteriore, a livello psicologico e fisico