Juventus, una settimana perfetta Gol di Dybala e CR7 col chip giusto
Domato il Genoa. Paulo: «Bugie sul mio contratto». Ronaldo non dà retta a Perin
Eccola qui, la prima settimana perfetta della Juventus, che impacchetta due vittorie di fila in A (ancora non era successo), le mette accanto al capolavoro del Camp Nou e ci aggiunge il doppio fiocco d’autore: Dybala si sblocca in campionato, una notizia molto attesa come testimonia l’abbraccio tra Pirlo e l’argentino turbato per il rinnovo di contratto(«Lo aspettavamo e ora ci aspettiamo ancora di più» chiosa l’allenatore), mentre CR7 segna due rigori, come a Barcellona.
E anche qui non sono affatto due gol banali (sono 79 su 100 partite bianconere per Ronaldo), perché ci vuole quasi un’ora di calcio ruminato sulla trequarti del Genoa per trovare un lampo di Joya e poi al primo e unico tiro della squadra di Maran la Juve subisce il colpo dell’ex Sturaro che spunta alle spalle di Sandro.
Per evitare un altro pareggio deludente dopo quelli di Crotone e Benevento, Pirlo riversa tutta l’argenteria in campo, aggiungendo anche Morata e aumentando la pressione, che porta ai due falli netti in area, di Rovella su Cuadrado e di Perin sullo stesso Morata. Il portiere genoano — imitando il veronese Silvestri che aveva contribuito all’errore di Ibrahimovic a San Siro — cerca di provocare Ronaldo, prima dell’esecuzione del secondo rigore: «Lo tiri ancora centrale?». Cristiano non si scompone e calcia ancora in mezzo alla porta, come aveva fatto pochi minuti prima e anche al Camp Nou: strategia che vince non si cambia.
Da cambiare, c’è invece qualcos’altro, e la Juve stavolta ci riesce: «Dopo la Champions è sempre complicato giocare — spiega Ronaldo — perché sei più stanco e bisogna cambiare il chip. Il mister ci ha dato quello di cui avevamo bisogno, abbiamo capito che dovevamo cambiare chip e lo abbiamo fatto. Coppa o campionato? Noi siamo fiduciosi e possiamo sognare di conquistare qualcosa di importante».
Quel che conta adesso è mettere le fondamenta e capire come risolvere certi problemi. In particolare, la Juve soffre così tanto l’assenza di Morata in area, da far pensare che l’arrivo a gennaio di un vice-centravanti sia necessario, per far rifiatare lo spagnolo senza perdere consistenza in attacco. Contro squadre chiuse, compatte e ordinate come quella di Maran, non bastano i continui cambi di gioco per puntare sui due esterni e sugli inserimenti, soprattutto se Rabiot è svogliato e se Dybala, gol a parte, fatica a trovare la posizione ideale per lui.
L’argentino segna un gran gol, sia per la preparazione che nell’esecuzione in area. Per lui è una liberazione, ma non completa, perché la questione del rinnovo del contratto (in scadenza nel 2022), e le voci su richieste di aumento oltre i 10 milioni (l’attuale ingaggio è di 7,5 milioni annui) lo stanno frenando psicologicamente: «Il mio agente è stato a Torino per tanto tempo e non è stato chiamato — spiega Dybala a Sky —: mi dispiace quando si parla di soldi e di cifre inventate. Sarebbe bello che si dicesse la verità, perché parlare di cifre nella situazione in cui siamo mette la gente contro di me, con tutto l’amore che ho per la Juventus. Se il mio futuro lo vedo ancora questa maglia? Io amo la Juve». Più che la fine della telenovela, sembra un nuovo inizio.
d Pirlo
Siamo stati bravi ad avere pazienza e l’atteggiamento giusto. Dybala? Lo aspettavamo e ora ci aspettiamo ancora di più da lui
Ronaldo
Abbiamo capito che dovevamo cambiare «chip» e lo abbiamo fatto. Coppa o scudetto? Possiamo sognare di conquistare qualcosa di importante
Dybala
Contratto? Se ne parla tanto, si dicono tante cose non vere. Mi dispiace che si parli di soldi e di cifre, sono tutte cose inventate