Toro, nel mirino i giocatori non certo Giampaolo
Al presidente Cairo non è piaciuto l’atteggiamento, il tecnico sa su chi deve agire. E ora c’è la Roma
Il Toro è in ritiro da ieri sera. Giampaolo non è in discussione, almeno fino a Natale. Di certo, il tecnico granata è in questo momento l’ultimo degli osservati speciali di Urbano Cairo. Nel mirino ci sono infatti soprattutto i giocatori, ai quali non verranno concessi più alibi. «La responsabilità di questa situazione è in gran parte dei ragazzi — le parole di Cairo nella tarda serata di sabato —, e per questo si va in ritiro. Intanto, giochiamo le ultime tre partite dell’anno, decisamente importanti, poi vedremo che cosa fare a gennaio». C’è rimasto male il presidente del Toro, anche perché «credevo di aver usato toni e argomenti chiari venerdì a cena. Invece, il discorso non è stato evidentemente recepito, e contro l’Udinese è uscita una brutta serata. Non mi aspettavo, in particolare, di assistere a un primo tempo con così poca grinta». Gruppo che ora Cairo intende «misurare» con grande attenzione anche dal punto di vista del senso di appartenenza. Diventa quindi fondamentale il ruolo del direttore tecnico Vagnati, chiamato a far sentire forte il «pressing» del club e a dare concreta protezione e massimo appoggio a Giampaolo, in particolare se dovessero maturare esclusioni eccellenti in formazione, svolta da non escludere considerate le parole proprio del tecnico granata: «Potrebbe esser il caso di far giocare chi sente meno il peso del recente passato». Nel dopo Udinese c’è stato un breve colloquio fra Cairo, Vagnati e Giampaolo: non arrivano conferme, sia chiaro, viene però facile pensare che si sia anche discusso di un eventuale restyling a livello di titolari già contro la Roma.
«Giampaolo non è a rischio, purtroppo la partita con l’Udinese è uscita in un certo modo — dice sempre il presidente —. La mia pazienza? Ho fiducia in lui, nessuna scadenza». Una fiducia figlia delle buone cose «che ho visto per esempio contro Sassuolo e Inter. E pure contro la Lazio non era andata male. Sono purtroppo mancati quasi sempre gli ultimi 20 minuti». Un Toro senza ferocia nei momenti chiave: 19 punti persi da situazioni di vantaggio; ben 19 reti all’attivo (produzione offensiva da squadra che punta all’Europa), vanificate però dai 27 gol subiti in undici gare (peggior difesa del campionato). Black out inaccettabili a certi livelli, e Cairo ha individuato i principali colpevoli: i giocatori. La squadra inizierà di fatto oggi a preparare la trasferta di giovedì sera contro la Roma: in rampa di lancio Gojak, Lukic e Bonazzoli; ci si allena al Filadelfia, si dorme in un hotel torinese.