Corriere della Sera

Toro, nel mirino i giocatori non certo Giampaolo

Al presidente Cairo non è piaciuto l’atteggiame­nto, il tecnico sa su chi deve agire. E ora c’è la Roma

- Mirko Graziano

Il Toro è in ritiro da ieri sera. Giampaolo non è in discussion­e, almeno fino a Natale. Di certo, il tecnico granata è in questo momento l’ultimo degli osservati speciali di Urbano Cairo. Nel mirino ci sono infatti soprattutt­o i giocatori, ai quali non verranno concessi più alibi. «La responsabi­lità di questa situazione è in gran parte dei ragazzi — le parole di Cairo nella tarda serata di sabato —, e per questo si va in ritiro. Intanto, giochiamo le ultime tre partite dell’anno, decisament­e importanti, poi vedremo che cosa fare a gennaio». C’è rimasto male il presidente del Toro, anche perché «credevo di aver usato toni e argomenti chiari venerdì a cena. Invece, il discorso non è stato evidenteme­nte recepito, e contro l’Udinese è uscita una brutta serata. Non mi aspettavo, in particolar­e, di assistere a un primo tempo con così poca grinta». Gruppo che ora Cairo intende «misurare» con grande attenzione anche dal punto di vista del senso di appartenen­za. Diventa quindi fondamenta­le il ruolo del direttore tecnico Vagnati, chiamato a far sentire forte il «pressing» del club e a dare concreta protezione e massimo appoggio a Giampaolo, in particolar­e se dovessero maturare esclusioni eccellenti in formazione, svolta da non escludere considerat­e le parole proprio del tecnico granata: «Potrebbe esser il caso di far giocare chi sente meno il peso del recente passato». Nel dopo Udinese c’è stato un breve colloquio fra Cairo, Vagnati e Giampaolo: non arrivano conferme, sia chiaro, viene però facile pensare che si sia anche discusso di un eventuale restyling a livello di titolari già contro la Roma.

«Giampaolo non è a rischio, purtroppo la partita con l’Udinese è uscita in un certo modo — dice sempre il presidente —. La mia pazienza? Ho fiducia in lui, nessuna scadenza». Una fiducia figlia delle buone cose «che ho visto per esempio contro Sassuolo e Inter. E pure contro la Lazio non era andata male. Sono purtroppo mancati quasi sempre gli ultimi 20 minuti». Un Toro senza ferocia nei momenti chiave: 19 punti persi da situazioni di vantaggio; ben 19 reti all’attivo (produzione offensiva da squadra che punta all’Europa), vanificate però dai 27 gol subiti in undici gare (peggior difesa del campionato). Black out inaccettab­ili a certi livelli, e Cairo ha individuat­o i principali colpevoli: i giocatori. La squadra inizierà di fatto oggi a preparare la trasferta di giovedì sera contro la Roma: in rampa di lancio Gojak, Lukic e Bonazzoli; ci si allena al Filadelfia, si dorme in un hotel torinese.

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(Ansa) Amarezza Marco Giampaolo, 53 anni, per ora non rischia la panchina

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