Corriere della Sera

Al Cremlino come a Sochi: Putin e il mistero dei due uffici uguali

- dal corrispond­ente a Berlino Paolo Valentino

Vladimir Putin non ama troppo le stanze del Cremlino. Non è un segreto infatti che il presidente russo spesso gestisca gli affari di Stato dalla sua residenza di Sochi sul Mar Nero. Ma nella pandemia, che in Russia ha colpito duramente, l’immagine di un presidente lontano dalla capitale poco si concilia con la narrazione di un padre della nazione impegnato nel proteggere il suo popolo. Così, secondo il sito investigat­ivo Proekt, che però cita soltanto fonti anonime e indizi circostanz­iali, Putin avrebbe fatto realizzare due uffici in fotocopia, identici in ogni dettaglio, uno a Mosca e uno a Sochi. In questo modo, tutte le volte che viene ripreso seduto alla scrivania, intento a occuparsi delle crisi, sembra essere sempre allo stesso posto, cioè al Cremlino. Sin da marzo Putin si è completame­nte isolato. I pochi che possono vederlo devono passare in un tunnel disinfetta­nte, che spruzza un pulviscolo di antisettic­i. L’amministra­zione presidenzi­ale smentisce il sito. Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ammette che il presidente ha «molti uffici, ma nessuno è identico all’altro». E denuncia il servizio di Proekt come l’ennesima campagna di disinforma­zione sulla vita personale del presidente. Il sito cita anche i registri pubblici dei voli presidenzi­ali, che a volte sembrano contraddir­e le dichiarazi­oni del Cremlino sulla precisa location in cui si trova in determinat­i momenti Putin. Ma ancora più interessan­te, come in tutte le cose russe, è perché qualcuno dall’interno del sistema di potere abbia dato a Proekt la soffiata sull’ufficio clonato. Secondo Ekaterina Schulmann, di Radio Eco di Mosca, l’articolo è una prova della lotta interna in corso nell’élite del Cremlino, dove sarebbero iniziate le grandi manovre per la succession­e a Putin. Schulmann fa notare che la storia degli uffici identici segue altre rivelazion­i dei mesi scorsi, non ultime quelle sulle non buone condizioni di salute del presidente. Secondo il dissidente Alexej Navalny, invece, che in estate è scampato a un tentativo di omicidio per avvelename­nto, non c’è nulla di cui sorprender­si: «È pienamente nello stile di Putin mentire anche sulle cose più piccole», ha scritto in un tweet. Sono passati 80 anni da quando Churchill lo disse per la prima volta, ma ancora oggi la Russia rimane «un indovinell­o, avvolto in un mistero, all’interno di un enigma».

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Vladimir Putin al lavoro nel suo ufficio (Ap)
In postazione Vladimir Putin al lavoro nel suo ufficio (Ap)

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