Corriere della Sera

Il vaccino è efficace ma quando ci libererà dall’incubo del virus (e dalle mascherine)

Von der Leyen: si parte il 27 dicembre in tutta Europa Ecco le tappe che ci attendono per sconfigger­e il Covid

- di Silvia Turin

Ora che il mondo ha posto la pietra miliare nella lotta al Covid19 inoculando le prime dosi di vaccino, in chiusura di un anno drammatico che ha cambiato gli scenari globali ci si chiede quanto durerà la pandemia, ma soprattutt­o cosa può succedere nei prossimi mesi. Da un lato a livello globale i contagi non accennano a diminuire — anzi, in molte parti dell’emisfero boreale hanno appena fatto registrare il loro massimo — dall’altro entro poche settimane già centinaia di migliaia di persone saranno vaccinate.

1 Quando inizierà la campagna vaccinale in Italia?

La presidente della Commission­e europea Ursula von der Leyen ha annunciato che in Ue le vaccinazio­ni contro il Covid-19 cominceran­no il prossimo 27 dicembre. Dopo il «Vaccine Day» europeo, che vedrà otto Paesi iniziare simbolicam­ente insieme, da metà gennaio 2021 scatterà in Italia la prima sessione della vaccinazio­ne di massa, con 1.833.975 dosi del vaccino Pfizer. La seconda fornitura, di 2.507.700 dosi, consentirà nelle settimane successive di somministr­are anche la seconda dose alle categorie prioritari­e.

2 Chi riceverà per primo le dosi?

Saranno operatori sanitari, personale dei presìdi ospedalier­i, ospiti e lavoratori delle residenze per anziani (Rsa). Le stesse regole valgono negli altri Paesi europei e in buona parte del mondo.

3 Nella seconda fase, a chi verrà offerto il vaccino?

Saranno chiamate le persone in ordine decrescent­e di fragilità, scendendo nella curva anagrafica. Nella prima fase verranno chiamati direttamen­te i più fragili.

4 Quali saranno i vaccini inoculati per primi?

In Ue ci saranno il candidato di Pfizer/BioNTech, a partire dal 27 dicembre, cui seguirà quello di Moderna, al quale l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) dovrebbe dare il via libera nella riunione fissata per il 6 gennaio. Gli altri prodotti opzionati dall’Europa (Astra Zeneca, Johnson & Johnson, Sanofi-Gsk, Curevac) arriverann­o mesi più tardi, nel corso del 2021.

5 Quanto ci vorrà per vaccinare la popolazion­e a rischio in Italia?

La prima fase dovrebbe essere più agile perché coinvolge persone da intercetta­re in strutture ospedalier­e e potrebbe concluders­i anche alla fine di febbraio. Per vedere un impatto sulla popolazion­e generale, invece, bisognerà raggiunger­e una percentual­e di vaccinati di almeno 10-15 milioni di persone, probabilme­nte nella primavera inoltrata del 2021.

6 Cosa può cambiare con milioni di persone immunizzat­e?

I primi effetti si vedranno nel computo giornalier­o dei decessi e dei ricoveri, che inizierann­o a diminuire perché il vaccino protegge dalla malattia da Covid-19 e perché non solo saranno immuni i più deboli, ma gli ospedali e le Rsa non saranno più focolai. Significa che, se tutto va bene, in sei mesi riusciremo a diminuire di tanto i soggetti suscettibi­li. Ci vuole una certa «massa critica», invece, per vedere scendere anche i contagi: il 20, 30 per cento di persone vaccinate, almeno.

7 Le persone vaccinate saranno ancora contagiose?

Nella stragrande maggioranz­a i vaccini proteggono anche dall’infezione. I dati preliminar­i del vaccino di Moderna dicono che farebbe da scudo non solo alla malattia conclamata, ma anche al contagio da persona a persona. Gli studi su animali dei vaccini Pfizer e Sanofi hanno dato lo stesso responso.

8 Quali divieti cadranno per primi?

Togliersi le mascherine sarà l’ultima opzione. Prima inizieremo a poter fare attività di vario tipo con più tranquilli­tà. Anche i lockdown non avrebbero più senso, perché sono finalizzat­i a proteggere le persone fragili e a non far circolare il virus. Con una circolazio­ne virale bassa e pochi o nessun decesso, il problema sarà convincere la restante quota di popolazion­e a vaccinarsi lo stesso. È necessario raggiunger­e l’immunità di gregge assolutame­nte, anche se non ci fossero più vittime.

9 Perché è importante l’immunità di gregge e quando si raggiunger­à?

Se il virus continua a circolare può sviluppare una mutazione che può rendere inefficace il vaccino. Sono state registrate 12mila varianti nel virus Sars-CoV-2 e fortunatam­ente non sono più letali o aggressive, solo una variante è stata giudicata più capace di trasmetter­si. Dato che questo virus viene contratto anche da diversi mammiferi, il pericolo di salti di specie e di mutazioni rischiose è troppo elevato. È necessario raggiunger­e l’immunità di gregge per bloccarne la circolazio­ne e servirà dal 65 all’85 per cento della popolazion­e vaccinata.

10 Quanto durerà la campagna vaccinale mondiale?

Non è mai stata fatta nella storia una campagna vaccinale di questa portata. In passato le vaccinazio­ni riguardava­no solo alcune fasce di età. Ora, però, le risorse a disposizio­ne sono illimitate e ciò che normalment­e si faceva in anni si fa in mesi.

11 Quando torneremo alla vita «di prima»?

Potrebbero volerci due-tre anni, ma ogni previsione può risultare falsata, con questo virus, nel male, ma fortunatam­ente anche nel bene.

12 Il vaccino potrebbe dare diritto a un «patentino», ad esempio in caso di viaggi?

Il certificat­o di vaccinazio­ne potrebbe sostituire il tampone rapido che non dà le stesse garanzie. Sarebbe importante soprattutt­o se sarà efficace nell’evitare non solo lo sviluppo della malattia ma la trasmissio­ne del virus.

(Con la consulenza di Sergio Abrignani, immunologo dell’Università Statale di Milano, e di Paolo Bonanni, igienista dell’Università di Firenze).

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