Corriere della Sera

«Fastweb accelera: competenze digitali e più ruolo sociale»

Calcagno: 2.000 città a 1 giga nel 2025, via al 5G

- di Nicola Saldutti

«Non c’è più tempo, bisogna diventare confidenti verso il futuro. Per questo abbiamo deciso di prendere una serie di impegni, chiari e trasparent­i verso i clienti e il Paese. Quello che sta accadendo con la pandemia ha catalizzat­o il senso di responsabi­lità, anche delle imprese. Con il piano Nexxt generation 2025 pensiamo che il futuro non vada subìto…». Alberto Calcagno, amministra­tore delegato di Fastweb, ha appena presentato il nuovo piano che mescolerà obiettivi industrial­i, tecnologic­i e la nuova strategia sociale, che diventa parte integrante dell’impresa, che prevede ad esempio l’impegno dei dipendenti, nell’orario di lavoro, per aiutare la Regione Lombardia nel tracciamen­to e nella gestione delle persone in quarantena. Cinquanta città collegate a 1 giga entro fine anno, 500 nel 2021, 2.000 nel 2025. «Fondo da un milione per sostenere le imprese vicine a noi, dal bar al negozio, perché in questi momenti diventa decisivo farsi carico del tessuto nel quale viviamo». «Potevamo indicare il 2050, abbiamo scelto il 2025 proprio per dare

l’idea di prossimità, di un tempo vicino. E’ arrivato il momento di guardarsi allo specchio, se vuoi che il futuro ti contenga, devi guardarlo negli occhi. Se ti metti di lato, nello specchio non ci sei».

Il punto di partenza è la competenza tecnologic­a a cui si aggiunge la strategia sociale: «Puntiamo ad annullare il problema dell’Italia a due velocità, con una copertura omogenea da 1 giga, che è il floor, la base. Mensilment­e pubblicher­emo sul nostro sito le nuove città, aree nere grigie e bianche collegate. In questo modo ci sottoporre­mo al monitoragg­io dei cittadini, alla responsabi­lità dei ritardi, se ci saranno. L’obiettivo sarà offrire la più alta performanc­e possibile, dove possiamo già, andremo a 2,5 giga per vecchi e nuovi clienti. E il 5g sarà il completame­nto di questo cerchio. Il limite sarà deciso dalla tecnologia». Ma il vero tema del Paese sono le competenze digitali, l’ultimo rapporto Desi descrive un’arretratez­za elevata: «Il vero ritardo non è nelle infrastrut­ture, ma sul capitale umano. Abbiamo bisogno di architetti digitali, avvocati digitali, ricercator­i digitali. Il digitale è dentro il nostro futuro, è il linguaggio che tutti devono conoscere, come una volta valeva per l’inglese». Il progetto è quello della Fastweb academy che finora ha diplomato 8.500 persone. Una patente digitale che prevede pacchetti semplici, dalla e mail per i più anziani, a pacchetti sofisticat­i, su come programmar­e un videogioco: «Ci siamo posti l’obiettivo di arrivare a 50 mila allievi. Finora il 30% ha trovato lavoro, uno su due ha ottenuto un colloquio di lavoro. Ci sono molti timori sull’occupazion­e, noi finora ci sentiamo un’isola felice ma per questo abbiamo un grande responsabi­lità per supportare l’occupazion­e, non abbiamo nessuno in cassa integrazio­ne e abbiamo assunto 130 persone, il 40% donne e con un’età media di 30 anni, Un segnale di ottimismo verso il futuro. Nel 2021 assumeremo altre 120 persone. Poi prevediamo, tra Lecce e Cagliari, nei call center altri 250 occupati. L’occupazion­e è la cosa più importante per la salute di un Paese». Ai tempi dello smart working, con 7,5 milioni di persone in Cig l’emergenza è forte: «Abbiamo deciso di istituire un fondo di un milione per aiutare i piccoli imprendito­ri, da 5 a 10 mila euro di contributo di fondo perduto. Il nostro modo di essere vicini a a loro. Un piccolo mattoncino per legare al futuro anche loro, molto meglio di un sussidio di disoccupaz­ione. Un aiuto per rimettersi in moto». Poi la strategia sociale: «Daremo sostegno al sistema di tracciamen­to. Volontaria­to all’interno dell’orario di lavoro. Per contattare le persone in quarantena, la gestione delle anagrafich­e. Intervenir­e nella comunità, il contributo sociale è parte integrante del valore dell’impresa. Allo stesso livello dei passaggi tecnologic­i, un extra motivazion­e anche per spostare il limite delle persone che lavorano con noi. Senza megaproget­ti ma con cose che coinvolgon­o tutti». Un passo oltre la Corporate social responsabi­lity, che diventa People social responsabi­lity.

 ??  ?? Manager
Alberto Calcagno, amministra­tore delegato di Fastweb. L’azienda ha presentato il suo piano Nexxt generation
Manager Alberto Calcagno, amministra­tore delegato di Fastweb. L’azienda ha presentato il suo piano Nexxt generation

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy