Corriere della Sera

La Roma aggancia il terzo posto Toro rosso di rabbia

L’arbitro Abisso inventa l’espulsione di Singo

- Luca Valdiserri

La Roma fa il suo dovere, il Torino perde ma gioca da Toro, Abisso arbitra da nomen homen (copyright: Claudio Lotito). Questa è l’estrema sintesi della partita che manda i gialloross­i al terzo posto, insieme alla Juventus, e lascia i granata all’ultimo, con il Crotone, ma con fondati motivi per recriminar­e.

Fonseca limita il turnover in vista di Atalanta-Roma, anche se alla vigilia si è lamentato per il giorno di riposo in meno. Giampaolo ne cambia cinque rispetto alla sconfitta contro l’Udinese. I nomi fanno rumore: Sirigu, Nkoulou, Rodriguez, Rincon e Zaza (infortunat­o). In difesa c’è Buongiorno (9 minuti di A sulle spalle) e in porta Vanja Milinkovic-Savic, il fratello del laziale Sergej. Sembra la mossa di Gasperini all’inizio del suo mandato all’Atalanta, quando pensionò tanti senatori e lanciò i giovani che hanno fatto la storia della Dea.

L’esperiment­o, però, salta al 14’, con l’espulsione di Singo per doppia ammonizion­e: la prima è nettissima (entratacci­a su Mkhitaryan) ma la seconda inesistent­e: Singo ha la sola colpa dell’inesperien­za, perché pressa Spinazzola ed entra a 80 metri dalla porta granata. Prende soprattutt­o la palla, Abisso vede altro.

Giampaolo è costretto a cambiare tre voltre il ruolo a Lukic e Vojvoda; Ansaldi entra per Gojak ma si fa male subito. Nel frattempo la Roma è passata in vantaggio con un gran gol di Mkhitaryan — settimo in campionato, più uno in Europa League — che nasce però da un contatto di Mancini (già ammonito) su Belotti all’avvio dell’azione. Una valutazion­e completame­nte diversa da quella fatta su Singo. La botta definitiva arriva quando sbaglia anche il più bravo, cioè Belotti, che fa un assist involontar­io a Dzeko, steso in area da Bremer in disperato recupero.

Veretout non sbaglia dal dischetto e la gara finisce praticamen­te lì. Nell’intervallo Fonseca fa uscire Mancini e Bruno Peres, cioè i due ammoniti, pensando così di evitare ogni tentazione ad Abisso. A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina.

Nella ripresa la Roma gestisce, anche in vista dell’impegno di domenica contro l’Atalanta, a Bergamo, che può essere una tappa decisiva per le ambizioni in zona Champions. Il Torino mostra il coraggio che Giampaolo aveva chiesto alla vigilia: colpisce una traversa con Edera e segna almeno il gol della bandiera con Belotti dopo che Pellegrini aveva firmato il momentaneo 3-0. Bonazzoli, appena entrato, sfiora anche il 3-2. Non sarebbe servito a fare punti, ma è un segnale per chi deve cambiare rotta.

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(LaPresse) Dammi il cinque Mkhitaryan e Pellegrini si congratula­no

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