Corriere della Sera

Casellati: ritardi incomprens­ibili nelle decisioni

La presidente del Senato contro il governo: no a cabine di regia al posto delle Camere

- Paola Di Caro

Non è la prima volta che la presidente del Senato si esprime in modo critico sull’operato del governo. Era successo anche in passato per l’eccesso di decretazio­ne d’urgenza, per i tempi troppo serrati del dibattito parlamenta­re, per il poco dialogo tra maggioranz­a e opposizion­e.

Ma stavolta le sue parole sono durissime. Quasi inaspettat­e, in un momento tanto delicato. Perché, nel tradiziona­le appuntamen­to di Natale con la stampa parlamenta­re, Elisabetta Casellati contesta praticamen­te su ogni punto la gestione dell’emergenza Covid da parte dell’esecutivo, dal punto di vista sanitario, gestionale e politico.

Nel mirino c’è, poche ore prima del varo del decreto che è arrivato ieri sera, la confusione e la lentezza delle decisioni che porta le famiglie «a non sapere ancora come potranno vivere il Natale», con chi e quando, se assieme ai familiari «magari genitori anziani e soli» o no: «È incomprens­ibile», è l’affondo. E c’è soprattutt­o la preoccupaz­ione per un futuro ancora nebuloso su come verrà affrontata la fase dell’uscita dall’emergenza: «A dieci mesi dall’inizio della pandemia, troppi sono i ritardi, le indetermin­atezze e le disomogene­ità», è la denuncia. Anche per quanto riguarda i piani vaccinali, «che in altri Paesi sono già operativi», mentre in Italia ci sono ancora problemi «per quelli anti-influenzal­i».

Male anche la situazione «negli ospedali», sia per i malati Covid sia per chi soffre di altre patologie, e la dolorosa lontananza per chi se ne sta andando a causa del virus in solitudine: «Va garantito ai familiari il diritto a un ultimo saluto». E malissimo il moltiplica­rsi di opinioni contrastan­ti di virologi, esperti, senza un’informazio­ne a livello ufficiale.

C’è poi il capitolo tutto politico dei decreti legge che si sono accavallat­i in Senato come quello sui ristori e che, secondo la presidente, non hanno permesso un esame approfondi­to, dando più aiuti «a pioggia» che struttural­i. Esattament­e il contrario di quanto si dovrà fare con le risorse del Recovery Fund, con metodi molto diversi. La Casellati boccia l’ipotesi di cabine di regia o gruppi di esperti: «Nessuno si può sostituire alle necessarie decisioni del Parlamento». E auspica una maggiore collaboraz­ione tra maggioranz­a e opposizion­e, che può avvenire anche senza l’introduzio­ne di strutture ad hoc ma «con la volontà politica» e cercando «il punto di intesa e di caduta». Insomma, è il monito, con un rischio concreto di un «disagio sociale fuori controllo» non si può sbagliare. E dalla presidenza del Senato non arriverann­o sconti.

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Elisabetta Casellati, presidente del Senato
Palazzo Madama Elisabetta Casellati, presidente del Senato

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