Corriere della Sera

Ogni «comunidad» avrà le sue regole

- Elisabetta Rosaspina

● Ogni regione spagnola avrà regole proprie

● Valencia non ammette visite di parenti fuori dal territorio

● Madrid concede fino a 6 persone alla stessa tavola

● La Catalogna autorizza fino a 10 commensali. Spostament­i consentiti per seconde case ed hotel, locali aperti a Capodanno

In Spagna, dove l’incidenza dei contagi (circa 200 casi ogni 100 mila abitanti) è in lieve rialzo, soprattutt­o tra i 1529enni, ogni comunità adotta per le feste le misure che ritiene adeguate, pur senza poter addolcire le direttive nazionali. Il ministro della Sanità Salvador Illa plaude anzi alla severità con cui Tenerife è stata isolata o Valencia non concede visite di parenti «extraterri­toriali» (autorizzat­e invece in altre regioni). La comunità di Madrid (perimetrat­a dal 23 dicembre al 6 gennaio) ha ridotto da 10 a 6 (bambini inclusi), e a due nuclei famigliari al massimo, le persone alla stessa tavola, ma il coprifuoco è spostato da mezzanotte all’1 e 30 il 24 e 31 dicembre. La Catalogna autorizza fino a 10 commensali nei giorni festivi e limita la mobilità dal 21 dicembre all’11 gennaio, salvo per ricongiung­imenti famigliari e per chi raggiunge la seconda casa o un hotel. Bar e ristoranti, ritenuti meno pericolosi delle riunioni di famiglia, aprono in base a frange orarie e fino all’1 nelle notti della Vigilia e di Capodanno.

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