Charlène di Monaco, la principessa punk
Un taglio al 2020 con le sue difficoltà, il mondo ostaggio del Covid-19. Un taglio agli stereotipi che ancora imbrigliano le principesse e le donne. Desiderio di sorprendere, in libertà. C’è forse tutto questo assieme, nel taglio genderless sfoggiato da Charlène di Monaco mentre distribuiva i pacchi-dono natalizi ai bimbi del Principato. Tradizione antica, look modernissimo.
E dietro a quel taglio c’è tutta la personalità dell’olimpionica di nuoto a Sydney 2000, che nel 2021 festeggerà dieci anni dal sì con Alberto. «E con Charlène è una storia d’amore che non ha bisogno di fermarsi a respirare», ha detto al Corriere il principe. Lei ha vestito gli abiti della principessa, ma a modo suo, perché dietro agli occhi delicati, ai sorrisi timidi, c’è la forza della ragazza che conquistò il principe gareggiando a Monaco nel 2000. A marzo, piena pandemia, fu lei a spiegare a Jacques e Gabriella (il 10 dicembre hanno festeggiato i 6 anni) il contagio del papà: «Ho provato a spiegare loro ma è stata poi Charlène a far comprendere l’emergenza in famiglia, ora sanno cosa sta succedendo», ci aveva confidato Alberto, raggiunto al telefono al Rocher.
Il taglio di Charlène non è il primo a incuriosire: ha sfoggiato onde anni Trenta, frangetta, e un taglio simile al famoso Artichaut (carciofo) firmato per Grace dal coiffeur Alexander di Parigi. Così Grace suscitò scalpore nei ‘60 come la figlia Stéphanie quando salì sul palco per cantare Ouragan. «I tagli rasati negli ultimi anni vanno di moda e quello di Charlène, donna magnifica, è ben costruito ma... è un po’ passè. Avrei lasciato i capelli tutti più lunghi sul davanti e rasati dietro, un po’ come Rita Ora», dice da Londra Neville Tucker famoso perché per le sue mani sono passate le ciocche dei principi William e Harry. Kate, duchessa di Cambridge con i boccoli curati e Charlène? «Il giorno e la notte come stile — risponde Tucker —. Kate ora sfoggia capelli più morbidi, la ringiovaniscono».
«Charlène? È una donna moderna, segue le sue idee senza esitazioni: non mi sorprende la libertà nel cambiare look. Ama un gusto che definirei rock, anche nei gioielli — spiega Alberto Repossi, dal 1989 la maison è fornitore ufficiale al Rocher —. All’inizio suggerivo pezzi classici... poi ho notato che ama i gioielli giovani, un po’ punk, disegnati da mia figlia Gaia, come il collier che ha indossato a settembre al Monte-Carlo Gala for planetary health».
E a Monaco come è stata accolta la scelta di Charlène? «Una sorpresa, forse non è piaciuto a tutti ma molti hanno pensato all’effetto giovane e moderno» aggiunge dal Principato Henri Fissore, presidente del Grimaldi Forum, diplomatico di lungo corso. Una cosa è certa: il taglio di Charlène ha distolto per un attimo lo sguardo dal Covid, e riacceso i riflettori sul glamour. Un taglio che ha suscitato meraviglia come un abito da sera inaspettato, in un momento complesso anche a Monaco dove pure «la situazione è sotto controllo — dice il diplomatico —. I positivi sono tra i 2 e gli 8 casi al giorno, il piano vaccinale parte a gennaio. Nessun lockdown ma un coprifuoco dalle 20 che il principe ha confermato fino al 15 gennaio».