Mattia salvò l’avversario, la Fifa lo premia «Ho imparato su Youtube»
«Le tecniche di primo soccorso? Le ho imparate su Youtube». È così che Mattia Agnese, 17 anni, studente all’istituto per geometri di Imperia e terzino dell’Ospedaletti, lo scorso 25 gennaio ha salvato la vita a un avversario crollato a terra privo di sensi. Un gesto che gli è valso il Premio Fifa fair play award 2020, vent’anni dopo l’ultimo italiano, Paolo Di Canio. «Tu sei il mio eroe, il nostro eroe» gli ha detto l’ex milanista Ruud Gullit, emozionato pure lui, consegnandogli (via web) il riconoscimento della Federcalcio mondiale. «Faceva un freddo cane, eravamo a Cairo Montenotte — racconta il ragazzo, tifoso interista — e a un certo punto in mezzo al campo ho visto che l’avversario non respirava. Così l’ho messo subito in posizione di sicurezza e gli ho tirato fuori la lingua, per evitare che soffocasse. Avevo imparato la tecnica documentandomi su internet». E pensare che quella partita Mattia non doveva nemmeno giocarla: aveva deciso di smettere col calcio, poi parlando con il responsabile del settore giovanile, l’ex atalantino Josè Espinal, ha cambiato idea. Era tornato a giocare proprio quel giorno. «Sono contento, ma non mi sento un eroe. Sono solo rimasto lucido e freddo. La cerimonia di premiazione è stata molto emozionante, ma la cosa più importante è che Luca stia bene». Sono diventati amici, Mattia e Luca: quando finirà l’emergenza Covid si ritroveranno. «Siamo orgogliosi ed emozionati — spiega Luca Barbagallo, presidente dell’Ospedaletti, squadra dell’Eccellenza ligure legata all’academy del Genoa e molto attiva a livello giovanile —. Siamo fieri che Mattia faccia parte della nostra famiglia. Noi puntiamo su certi valori e un gesto come quello compiuto da lui rappresenta la vittoria più bella». E bella è anche la proposta di Mattia, che va presa sul serio: «Credo che chiunque faccia sport dovrebbe imparare le tecniche di primo soccorso. Sono poche nozioni ma fondamentali, perché possono salvare una vita». Già.